CESANO MADERNO – Hanno preso il via i lavori di restauro dei dipinti murali – affreschi della Sala del Castello di Palazzo Arese Borromeo, naturale evoluzione della fase di “cantiere pilota” e della campagna di campionature, rilievo, studio, diagnostica svolta nei mesi scorsi anche con l’obiettivo di ricavare informazioni sulle origini del manufatto e su precedenti interventi di manutenzione e restauro.
L’intervento andrà a riqualificare la Sala situata all’interno di una zona di grande rappresentanza del Palazzo che si affaccia sul cortile d’onore principale, ad est, verso la Loggia, ampliando e migliorando anche l’offerta culturale e turistica per i numerosi visitatori del Palazzo.
Secondo prescrizioni della Soprintendenza i lavori di intervento alle pareti affrescate della Sala sono iniziati successivamente a quelli che hanno interessato la messa in sicurezza del soffitto ligneo. Il tempo di realizzazione dei lavori di restauro degli affreschi è di 120 giorni, mentre l’investimento finanziario dell’Amministrazione Comunale è di circa 170.000 euro.
“Palazzo Arese Borromeo – ha dichiarato il Sindaco di Cesano Maderno Gianpiero Bocca – è il centro nevralgico dell’attrattività culturale e turistica della città. Guardiamo al nostro “gioiello storico” con gli occhi di chi ha il dovere di tutelare un patrimonio inestimabile, curarlo e valorizzarlo attraverso interventi strutturali che possano garantire longevità e bellezza, ma anche con l’organizzazione di eventi per richiamare visitatori dalla Brianza e dalla Lombardia. Questi lavori sono fondamentali perché, al loro completamento, ci daranno la possibilità di esaltare maggiormente una parte degli affreschi presenti nella Sala del Castello che custodisce storia, arte, cultura e tradizione grazie ad una articolata scenografia con quattro grandi dipinti, dure raffiguranti il nostro Palazzo, uno i feudi del basso Verbano e l’altro il celebre Castello Sforzesco di Milano. Una Sala unica nel suo genere, a cui l’Amministrazione Comunale ridarà luce e splendore con gli interventi programmati”.
“Prendono il via dei lavori attesi che ci consentiranno di intervenire in una Sala che rappresenta un patrimonio dal grande valore storico, culturale ed architettonico del nostro Palazzo – ha spiegato l’assessore ai Lavori Ppubblici Manuel Tarraso.- Un lavoro che parte dopo una attenta attività di “diagnostica” e valutazione da parte dei professionisti incaricati attraverso l’analisi visiva, il supporto delle videoendoscopie, analisi strumentale finalizzata alla determinazione del degrado strutturale e rilievi dell’umidità. A seguito delle risultanze delle lunghe verifiche sono stati stabiliti gli interventi da apportare per il consolidamento del solaio, propedeutici al restauro dei dipinti murali e degli affreschi presenti nella Sala del Castello. Si interverrà, dunque, anche con il rinforzo ed il consolidamento delle strutture lignee ammalorate”.
I lavori – In fase di attuazione, particolare attenzione verrà posta alla fase di pulitura delle superfici dipinte predisponendo le prove preliminari per la determinazione della tecnica più appropriata da adottare in relazione alle caratteristiche della superficie da pulire, al tipo di sporco, alla natura di eventuali patinature intenzionali e ai precedenti interventi di restauro, ai materiali e solventi da utilizzarsi per la pulitura, alla loro diluizione o concentrazione ed ai tempi di contatto ritenuti idonei al fine di ottenere puliture controllabili, in grado di rispettare l’integrità delle superfici dipinte, la conservazione degli strati pittorici, delle patine naturali e delle velature intenzionali.
Nel dettaglio verranno effettuati particolari lavori di pulitura, consolidamento e stuccatura, integrazione intonaci, integrazioni pittoriche.
Pulitura: Lo scopo della pulitura, dal punto di vista tecnico, è quello di rimuovere tutto ciò che risulta dannoso per il materiale lapideo, rispettando la superficie del materiale, senza produrre discontinuità superficiali o provocare la formazione di sottoprodotti dannosi per la conservazione del materiale. Le puliture saranno eseguite con metodi selettivi, a partire dal più delicato e dal generale al particolare, secondo le indicazioni riportate dalla soprintendenza. Gli interventi in sintesi saranno di: pulitura generalizzata e delicata a secco con pennellesse e aspiratori, pulitura a secco per depositi coerenti con spugne, desalinizzazione con impacchi, pulitura chimica con carbonato di ammonio, descialbo con bisturi, eventuale disinfezione da colonie di microrganismi.
Consolidamento: I trattamenti di consolidamento delle superfici hanno lo scopo di ridare coesione ai materiali resi friabili o porosi dagli agenti del degrado. In generale, l’intervento prevede l’applicazione puntuale del prodotto consolidante solo nelle aree specifiche interessate da decoesione, ammaloramento o friabilità. Il prodotto applicato risponde ad esigenze fondamentali e raccomandate. Gli interventi in sintesi: ristabilimento della coesione della pellicola pittorica, ristabilimento della coesione degli intonaci disgregati, ristabilimento dell’adesione tra l’intonaco e il supporto.
Stuccature: Stuccatura/rasatura di adeguamento di livello delle vecchie stuccature conservate, delle abrasioni di intonaco più deturpanti, delle lacune superficiali. Saranno comunque conservate il più possibile le sovrammissioni o le tracce dell’evoluzione storica degli interventi sul manufatto, procedendo al loro adeguamento meccanico, nei casi maggiormente invasivi. e successiva stuccatura di pareggiamento. Il tipo di finitura e l’individuazione del tipo di intonaco dovrà essere determinato mediante prove preliminari e di confronto da valutare con la Soprintendenza. Le superfici limitrofe non oggetto di intervento saranno protette, prima delle operazioni di stuccatura/integrazione, con materiali di copertura ritenuti idonei allo scopo, al fine di evitare imbrattamenti. Interventi in sintesi: revisione di stuccature precedenti, stuccatura di fessurazioni, fratturazioni, stuccatura di microfessurazioni, microfratturazioni.
Integrazioni pittoriche: Gli interventi verranno effettuati a conclusione dei lavori di pulitura, consolidamento e stuccatura. Le integrazioni pittoriche delle lacune presenti sui dipinti murari dovranno essere realizzate in funzione dello stato di conservazione. La superficie interessata sarà preliminarmente ispezionata per verificare l’effettiva stabilità del supporto e della superficie dipinta, e, prima di procedere con le operazioni di integrazione la superficie sarà pulita per avere riferimenti cromatici non alterati da degradi, ridipinture, interventi recenti di restauro. Interventi in sintesi: riduzione dell’interferenza visiva dell’intonaco, velatura o reintegrazione ad acquerello di cadute della pellicola pittorica o abrasioni superficiali su dipinti monocromi, reintegrazione con tecnica riconoscibile (campitura tratteggiata o puntinata) delle lacune stuccate, reintegrazione con tecnica mimetica ad acquerello delle lacune stuccate, revisione vecchi interventi di reintegrazione storicizzati su dipinti monocromi.