Fiavet-Confcommercio ha appreso con soddisfazione l’avvio dell’indagine conoscitiva Antitrust sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte tra la penisola e la Sicilia e la Sardegna, caratterizzate da particolari esigenze di mobilità. L’intervento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato segue l’iniziativa che la Federazione ha concretizzato con l’audizione davanti alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.
“I collegamenti aerei verso le isole sono imprescindibili dal turismo e ad esso strettamente legati – afferma il presidente di Fiavet-Confcommercio, Giuseppe Ciminnisi – tanto che il costo dei trasporti influenza l’andamento di una destinazione”.
In Parlamento Fiavet aveva fatto osservare le difficoltà nel gestire la biglietteria dei vettori che si sono aggiudicati i bandi della continuità territoriale verso Sicilia e Sardegna. Coordinare le prenotazioni presso i call center di questi vettori è molto difficile, quindi Fiavet ha chiesto di vendere le tariffe di continuità territoriale tramite GDS. Allo stesso tempo, , per i turisti dovrebbe essere fissato un tetto massimo di tariffa, perché spesso si trovano a pagare biglietti che costano molto di più di quelli dei residenti. E sarebbe anche auspicabile che chi si trova a viaggiare spesso per lavoro verso le isole possa godere di una tariffa quantomeno agevolata.
Un altro grave disagio che si è registrato per la continuità territoriale in Sardegna, è quello che costringe i passeggeri della Regione, in caso di più voli consecutivi, a ritirare i bagagli e ripetere il check-in senza passare per i transiti, come avviene per qualunque altro passeggero delle regioni italiane che debba, dopo lo scalo a Roma o a Milano, raggiungere altre destinazioni nazionali o internazionali. Allo stesso modo il bagaglio a mano e da stiva dovrebbe essere compreso nella tariffa del biglietto, altrimenti le compagnie in continuità territoriale operano come le low cost emettendo biglietteria a tariffa bassa, ma obbligando, di fatto, il passeggero ad acquistare uno spazio per il bagaglio che supera, il più delle volte, il costo di un biglietto aereo medio.
Infine Fiavet-Confcommercio aveva sollevato nel corso della sua audizione in Parlamento la circostanza che Aeroitalia per il rimborso delle tasse aeroportuali versate per l’acquisto di biglietteria in continuità territoriale, nel caso in cui i biglietti siano annullati, applica una tassa amministrativa di 30 euro “che appare iniqua e esorbitante”, soprattutto perché si tratta di tasse che non sarebbero esigibili visto che il passeggero non ha volato.