UDINE – Nella mattinata di martedì 21 novembre personale della Polizia di Stato in forza alla squadra Mobile della Questura di Udine ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere a carico di un 19enne cittadino italiano, accusato di rapina pluriaggravata e violenza sessuale.
Sul giovane, a seguito dell’attività di polizia giudiziaria esperita, sono emersi gravi indizi di colpevolezza in ordine ad una rapina, perpetrata il pomeriggio del 10 giugno a danno di due massaggiatrici cinesi in un appartamento di Udine, con le aggravanti di aver commesso il fatto in più persone riunite, gli altri due concorrenti erano già stati arrestati lo scorso 9 agosto, con l’uso di un’arma, nello specifico due coltelli, coi volti travisati ed all’interno di un’abitazione. I tre si erano allora impossessati di tre smartphones e 460 euro in contanti, prima di darsi a repentina fuga.
Il ragazzo, che nell’occasione aveva anche costretto una delle due giovani ad un rapporto sessuale orale, è estato deferito all’autorità giudiziaria anche per il reato di violenza sessuale aggravata, e, sussistendo l’esigenza cautelare di impedire la reiterazione dei reati, associato in mattinata alla locale casa circondariale.
La Squadra Mobile sta proseguendo le attività di polizia giudiziaria finalizzate all’identificazione e successivo deferimento all’autorità giudiziaria anche di un quinto rapinatore, che avrebbe partecipato alla rapina di Manzano, il 13 giugno scorso: cinque in tutto erano state le rapine perpetrate tra giugno e luglio scorsi a Udine e provincia dal sodalizio criminale, poi smantellato con le carcerazioni eseguite ad agosto.