COMO – Rifornivano di cocaina le bande di “pusher dei boschi” che avevano creato piazze di spaccio in zone rurali e boschive di Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna, ma approvvigionavano anche gruppi di spacciatori itineranti. I componenti del gruppo di grossisti della droga sono stati individuati dagli investigatori della Squadra mobile di Como, al termine di un’indagine iniziata nei primi mesi di quest’anno.
In carcere sono finiti cinque componenti del gruppo criminale, mentre dieci persone sono state denunciate in stato di libertà. Per loro l’accusa è di spaccio e traffico internazionale di stupefacenti.
Nel corso dell’attività investigativa i poliziotti hanno effettuato altri dieci arresti di spacciatori sorpresi in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di cocaina nelle province di Como, Lodi, Milano, Cremona, Varese, Alessandria, Bergamo e Lecco.
L’indagine prende spunto dal monitoraggio di un gruppo di spacciatori “a domicilio” operativi nella provincia di Como, in particolare nei comuni di Orsenigo, Erba e Anzano del Parco.
La banda è stata “attenzionata” dagli investigatori della Mobile comasca, con l’intento di scoprire quali fossero i loro fornitori. In questo modo i poliziotti sono riusciti ad individuare i trafficanti, tutti originari del Marocco, che importavano la droga dalla Spagna e la smistavano ai pusher loro connazionali.
I trafficanti avevano la loro base operativa a San Giuliano Milanese (Milano), da dove smistavano oltre quattro chili a settimana di cocaina, quantità che comunque non riusciva a soddisfare le richieste delle “batterie” di pusher che si rifornivano da loro. Solo nella provincia di Como, durante l’indagine, sono state accertate oltre 3.600 cessioni di cocaina a tossicodipendenti.
Sequestrati più di sei chili e mezzo di cocaina, diversi etti di hashish ed eroina, nonché circa 14mila euro in contanti. Anche in fase di esecuzione delle ordinanze, i poliziotti hanno trovato e sequestrato circa 100 grammi di cocaina e 30mila euro in contanti.
Grazie alle intercettazioni gli agenti della Squadra mobile sono anche venuti a conoscenza di una grossa consegna di cocaina, che sarebbe dovuta arrivare dalla Spagna con un corriere a bordo di un’auto con doppiofondo, riuscendo a bloccare la consegna e a sequestrare il carico di oltre cinque chili e mezzo di cocaina.