Saranno sette milioni gli italiani che per il “weekend lungo” dell’Immacolata pernotteranno, almeno per una notte, in strutture turistico-ricettive e in case in affitto breve, per una spesa di circa 2,7 miliardi di euro. Nel 75% dei casi chi partirà non starà fuori casa per più di tre giorni, quindi con due pernottamenti. Quelli che emergono dall’Osservatorio Turismo di Confcommercio sulle vacanze degli italiani, realizzato in collaborazione con SWG, sono numeri in linea con lo scorso anno, anche se la spesa media è in leggera diminuzione.
In aumento le vacanze all’estero, soprattutto tra i più giovani, tra chi non ha una famiglia e tra chi opta per una vacanza più lunga: ci andrà il 18% contro l’11% dello scorso anno. In cima alle preferenze Francia, Germania, Austria e Regno Unito per chi resta in Europa, New York, per chi andrà oltreoceano. In aumento Mar Rosso e Oceano Indiano.
Da parte delle famiglie emergono due atteggiamenti diversi: da una parte c’è la voglia di un ritorno alle abitudini di prima della pandemia, dall’altra l’incertezza dettata dallo scenario internazionale ha portato circa 500mila italiani a rinunciare nell’ultimo mese ad un viaggio che stavano programmando. Più in generale, nel periodo invernale oltre la metà degli intervistati prenderà la decisione di partire solo all’ultimo momento o in base alle offerte che troverà.
Città d’arte, grandi città, località di montagna e destinazioni della costa sono in cima alle scelte di chi parte. Privilegiati anche i mercatini di Natale, frequenti ormai anche in molte aree anche del Centro-Sud come Campania, Umbria e Lazio, che non a caso insieme a Lombardia e Piemonte sono nella top five delle regioni scelte per il viaggio.