CHIETI – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti, anche raccogliendo l’impulso fornito dalla Prefettura teatina finalizzato a garantire la pubblica sicurezza durante la festività dell’ultimo giorno dell’anno, tanto dei fruitori dei prodotti pirotecnici quanto dei luoghi di stoccaggio degli stessi, soprattutto tenuto conto che i depositi/magazzini per questo particolare evento sono spesso “improvvisati”, ha intensificato il piano di contrasto al commercio e detenzione di fuochi d’artificio illegali.
Nello specifico, i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria, del Gruppo di Chieti e della Compagnia di Lanciano, al fine di tutelare la salute e l’incolumità pubblica, hanno sequestrato oltre 13 quintali di materiale esplodente illecitamente detenuto e pronto per la vendita.
In particolare, le Fiamme Gialle teatine e frentane hanno accertato che tre attività commerciali accumulavano, ciascuna di esse, per la vendita, gli artifici pirotecnici i quali superavano il quantitativo di materiale esplosivo consentito dalle disposizioni di settore permettendo, così, di sottoporre a sequestro penale il materiale stoccato in violazione alle norme di sicurezza.
L’attività ispettiva ha permesso di deferire alle Autorità Giudiziarie di Chieti e Lanciano tre rappresentanti legali, tutti di nazionalità cinese, di altrettante attività commerciali, ubicate due nel Comune di Chieti e una in quello di Atessa, per aver violato l’art. 678 del Codice Penale – “fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti” – in quanto detenevano, illecitamente, per la vendita, nei propri locali aperti al pubblico, i fuochi d’artificio in quantità superiore – 50 kg – a quanto disposto dal D.M. del 4 giugno 2014.