SEREGNO – Alla fine, per dirla in termini moderni, si tratta comunque di un “casting” a tutti gli effetti. Il look per partecipare alla selezione indetta dal Comune di Seregno, però, è ben preciso: bisogna indossare la divisa di Polizia locale. E per la città, purtroppo, non si tratta neanche di una novità: il sindaco Alberto Rossi è ora chiamato a individuare il terzo comandante negli ultimi quattro anni. Un ruolo difficile quello del primo cittadino, perché non basta affidarsi a chi conosce perfettamente il Codice della strada: il settore della sicurezza tocca direttamente ogni cittadino.
Sembrava perfetto per quel ruolo Maurizio Zorzetto, scelto dal sindaco nella primavera 2020. Giovane con i suoi 43 anni, preparato, aperto al dialogo. Era anche un uomo squadra, sia come riferimento nel comando sia quale punto di raccordo con l’amministrazione comunale. Era particolarmente portato a lavorare in sinergia con le altre forze dell’ordine. Nel luglio 2022, però, la brutta notizia per il Comune: Zorzetto ha vinto il concorso per diventare il comandante a Pordenone.
Il sindaco si è messo così di nuovo alla ricerca di un comandante, individuandolo in quel Giovanni Dongiovanni che ben aveva fatto a Desio nella sua brevissima permanenza. E che, di fronte alla possibilità di andare a Seregno, non ha avuto dubbi. Nulla da dire dal punto di vista professionale: dalla sua solo esperienze di alto livello, capace di inserirsi in punta di piedi e, tuttavia, anche in grado di lasciare un segno nell’impostazione del lavoro e nell’attività di rilancio del corpo di Polizia locale. Poi, anche lui, ha deciso di salutare tutti perché chiamato a fare il comandante della Polizia locale a Monza.
Il sindaco sa bene che non c’era alcuna possibilità di trattenere né Zorzetto né Dongiovanni: “Come amministrazione – racconta -, abbiamo selezionato due comandanti, che in poco tempo (poco più di due anni e mezzo nel primo caso, quindici mesi nel secondo) hanno fatto il salto di grado e per andare a guidare comandi di prestigiosi capoluoghi di provincia. Posizioni rilevanti sotto il profilo professionale oltre che economico: si consideri che nei capoluoghi di provincia i dirigenti hanno una retribuzione annua di alcune decine di migliaia di euro superiore ai nostri”.
Rossi, però, vede il bicchiere mezzo pieno: “L’elevato ricambio nel ruolo di comandante ha generato profonda fatica, ma anche la consapevolezza che il nostro comando è considerato una prospettiva professionale interessante. Ora, con un importante lavoro sul bilancio del nostro ente (e che sarebbe stato concretizzato in ogni caso nel 2024, anche con Dongiovanni in servizio), siamo riusciti ad elevare il grado del comandante del corpo di Polizia locale: dopo aver collaborato con tre funzionari, andiamo alla ricerca di un dirigente. Siamo convinti che potremo scegliere tra professionisti qualificati, il cui reclutamento rappresenterà un investimento importante per la nostra organizzazione”.
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Novembre 12, 2024