CESANO MADERNO – Facilitare processi di rigenerazione culturale restituendo alla comunità luoghi poco utilizzati, realizzare nuovi insediamenti espositivi, migliorare accessibilità e fruibilità di Palazzo Arese Borromeo, valorizzare la creatività giovanile: sono gli obiettivi del progetto “Tutta la città in un Palazzo. Riqualificare Palazzo Arese Borromeo per rigenerare la comunità” grazie al quale il Comune di Cesano Maderno ha ottenuto un finanziamento di 390.000 euro da Fondazione Cariplo, nell’ambito del bando “Luoghi da Rigenerare”.
“Un importante e significativo risultato, un vero e proprio “regalo di Natale” per la nostra città, per il quale non posso che ringraziare Fondazione Cariplo per aver valutato nel dettaglio il nostro progetto. Una notizia che ci rende orgogliosi – ha dichiarato il sindaco Gianpiero Bocca – sia perché l’elenco dei beneficiari è ristretto, sia perché la decisione di fondazione Cariplo arriva dopo una lunga e attenta procedura di valutazione delle richieste: il nostro, infatti, è l’unico progetto finanziato nell’intera provincia di Monza e Brianza. Merito del team tecnico e dei progettisti che hanno elaborato un’ottima proposta su indicazione dell’Amministrazione Comunale, riuscendo a cogliere le intenzioni e gli obiettivi che ci siamo prefissati. Su questo tema, infatti, ci siamo impegnati immediatamente già dallo scorso anno ricercando le opportunità di finanziamento da soggetti terzi come Fondazione Cariplo che, da sempre, ha manifestato particolare attenzione verso Palazzo Arese Borromeo e i progetti di valorizzazione. Puntiamo a valorizzare ancora di più Palazzo Arese Borromeo, non solo come luogo di interesse turistico ma anche come luogo da vivere quotidianamente con proposte culturali nuove, ampliando la vivibilità, diversificando progetti ed iniziative. Andremo a valorizzare nuovi spazi rendendoli accessibili a tutti e con dotazioni tecnologiche moderne, amplieremo le aree espositive e, di conseguenza, anche l’offerta culturale per l’utenza. Palazzo Arese Borromeo si conferma centrale per la nostra comunità e per la nostra Amministrazione Comunale: i fondi derivanti dal progetto “Luoghi da Rigenerare” di Fondazione Cariplo, infatti, si andranno ad unire alle somme già stanziate per la riqualificazione del Palazzo Arese Borromeo, tra cui gli interventi in corso per il restauro dei dipinti murali e degli affreschi della Sala del Castello, o gli interventi di manutenzione straordinaria che riguarderanno anche lo splendido Giardino”.
“Tutta la città in un Palazzo. Riqualificare Palazzo Arese Borromeo per rigenerare la comunità” – L’intento è quello di consolidare Palazzo Arese Borromeo quale luogo in cui la comunità si identifica, fornendo nuove prospettive per sperimentare la gestione del territorio, potenziando la collaborazione con le realtà territoriali per rendere il nostro prezioso edificio storico uno “strumento” di promozione del territorio e dei suoi abitanti. L’idea centrale del progetto è quella di trasformare Palazzo Arese Borromeo in hub culturale di rifermento per la comunità, non solo come sito attrattivo per i visitatori, ma come un luogo di sperimentazione, innovazione e sinergia tra la cittadinanza e le varie associazioni già presenti.
Con gli interventi previsti nel progetto si ripristinerà la fruizione pubblica di un’area del palazzo poco utilizzata, progettandola e allestendola in modo non statico ma versatile per più funzioni di socializzazione e produzione culturale. Gli allestimenti saranno ispirati ai principi del “design for all” facilmente personalizzabili a seconda delle esigenze e dei progetti che si alternano. Tutti gli spazi e gli interventi saranno improntati alla piena fruibilità da parte di persone con disabilità o bambini, muovendo da un autentico principio di “accessibilità per tutti”, quindi pensando non solo a persone con disabilità permanente, ma anche a quelle che si trovano in condizioni di difficoltà temporanee, come anziani con difficoltà di deambulazione, genitori con bambini in passeggino.
Gli obiettivi prioritari del progetto saranno:
– Ampliare la fruibilità del Palazzo e migliorare l’accessibilità;
– Potenziare la rete di soggetti attivi, rinsaldando la collaborazione con i partner già impegnati nella valorizzazione del Palazzo e soprattutto con nuovi soggetti che possano contribuire a diversificare e rinnovare l’offerta culturale così da renderla attrattiva per le varie fasce di fruitori;
– Ampliare processi e modalità di fruizione attraverso la realizzazione di laboratori ed eventi in connessione con giornate ed occasioni aperte alla cittadinanza previste dal progetto nell’ambito della programmazione;
– Coinvolgere famiglie, bambini e i giovani, creando un luogo di crescita, di scambio culturale e formativo, di svago ricreativo ed espressività della creatività giovanile.
– Inclusione: in una cornice di inclusività e di cultura che sia per tutti, affermare la collaborazione diretta con le associazioni del terzo settore presenti sul territorio e che già fanno rete con il palazzo, per la produzione di laboratori/eventi che includano anche persone con fragilità.
Particolarmente soddisfatto l’assessore ai Beni e Attività culturali Martina Morazzi secondo la quale “il progetto utilizza la riqualificazione degli spazi come leva per rigenerare l’intero palazzo, la comunità di organizzazioni del Terzo Settore che lo abitano e che vi accolgono i visitatori, i nuovi soggetti che entrano in gioco per lo sviluppo culturale e, infine, tutti i visitatori. Vi è l’impegno, attraverso l’idea progettuale e il finanziamento ottenuto, di creare una filiera di servizi che possa soddisfare i nuovi bisogni e ridare slancio alle iniziative già attive, rigenerandone gli spazi e le funzioni. Ci tengo ad evidenziare la proposta sperimentale di realizzare un percorso di residenza d’artista, un’assoluta novità per Cesano e per il Palazzo, una nuova forma che consente di mettere a confronto diversi e nuovi linguaggi artistici contemporanei con la storicità del luogo e dell’edificio. Un luogo di produzione culturale e di sostegno alla creatività, che coinvolgerà le artiste e gli artisti ospitati in una stretta collaborazione con il territorio e i suoi abitanti”.
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