CARATE BRIANZA – Ci sono ragazzi che non vedono l’ora di scappare da scuola e quelli che, al contrario, non vedono l’ora di rimanerci anche il pomeriggio. Alla cooperativa sociale In-Presa sono perfino tanti: una settantina quelli in età di scuola superiore che, spontaneamente, decidono di prolungare la loro permanenza per trascorrere ore in compagnia dedicandosi alle più varie attività. È il miracolo del progetto In-Circolo, sostenuto anche dalla Regione Lombardia, dalla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, dalla Fondazione AeM, Fondazione Cattolica e Fondazione Cariplo. E, coinvolgendo i ragazzi, si previene anche il disagio sociale.
“Il segreto – spiega Caterina Cesana, la coordinatrice del progetto – è fare capire ai ragazzi che c’è chi vuole dare valore a loro come persone. Siamo pienamente convinti che la scuola sia importante, ma che sia anche necessario dare qualcosa in più per far sì che tutto ciò che si riesce a trasmettere durante la mattinata in classe e nei laboratori non vada poi disperso una volta tornati a casa”. È nata così l’idea del progetto di aggregazione degli studenti che si svolge nel modo che più piace ai giovani: ovvero attraverso il tempo libero. Ed ecco dunque che dalla cooperativa sociale In-Presa sono state proposte numerose attività che spaziano dal laboratorio culturale e giornalistico (dove imparano a curare rassegne stampa, a scrivere, a confrontarsi su ciò che accade attorno a loro e nel mondo), al teatro, ai go-kart con la nascita della Scuderia Brianza, allo sport più tradizionale come calcio e basket o a quello più accattivante del crossfit. In più un corso di comunicazione creativa declinato in videomaking, fotografia, web design. Insomma ampie possibilità per mettersi alla prova, imparare qualcosa di nuovo e di utile, farlo soprattutto in compagnia di altri ragazzi. E le proposte, naturalmente, possono solo aumentare (il sogno al momento è quello di potere introdurre un corso dedicato alla musica) visto che vengono tutte condivise con gli stessi ragazzi e poi condotte da esperti del settore alla presenza di un tutor.
Intanto è già aumentato il numero degli stessi ragazzi: l’anno scorso i partecipanti a questi momenti di aggregazione erano una quarantina, ora sono quasi raddoppiati. In più c’è l’effetto passaparola: perché oltre ai ragazzi della scuola di In-Presa hanno iniziato ad aggiungersi anche tre liceali del Don Gnocchi. “Potenzialmente è un progetto di ampio respiro che può coinvolgere diverse realtà – commenta Cesana -. La partecipazione di altri ragazzi ha sorpreso anche noi ma, ovviamente, ci fa più che piacere. E’ da stimolo per tutti”.
L’iniziativa ha una notevole valenza sociale: “L’emergenza Covid e i social network – commenta Cesana – hanno indebolito i ragazzi. Noi vogliamo che siano consapevoli del loro valore e del fatto che la vita non è davanti allo schermo di uno smartphone. È fatta di esperienze e di socialità. Oltretutto se i ragazzi sono coinvolti non rischiano di cadere nel rischio della noia, che a sua volta può generare comportamenti a rischio quali il bullismo o lo spaccio di sostanze stupefacenti”.
Un progetto davvero ben fatto, frutto dell’esperienza maturata negli anni a In-Presa nell’attività di affiancamento dei ragazzi, ma anche un’iniziativa tutta da costruire sebbene sia già diventata un punto di riferimento per tanti a livello cittadino. E se al mattino i ragazzi imparano le nozioni dai libri e dai laboratori, nel pomeriggio la formazione continua: divertendosi, imparano a condividere le esperienze con altri e a diventare uomini.
“E…state a Carate: il 31 maggio al via la rassegna”
Maggio 26, 2024