SEREGNO – “I lavori per la posa della fibra ad alta velocità per il momento hanno ottenuto solo due risultati: causare disagi e fare infuriare i cittadini. Purtroppo è una situazione che si trascina da anni. Ci erano stati presentati come l’intervento che ci avrebbe proiettato nel futuro, devo invece rilevare che si tratta di un bel passo indietro per quanto riguarda la vivibilità della città”. Edoardo Trezzi, consigliere comunale della Lega, è davvero furibondo per questi cantieri. Lo fa presente quasi ciclicamente, ha anche cercato di sensibilizzare la Giunta comunale e tutti i gruppi presenti in aula, ma a oggi non si sono visti cambiamenti. I lavori avanzano e, con questi, anche i disagi e le polemiche.
“In Consiglio comunale sono intervenuto più volte su questo tema – racconta Trezzi -. Prima ancora di notare il disastro che rimane sulle strade, infatti, c’è un primo problema rappresentato dalla mancanza di sicurezza durante l’esecuzione dei lavori. Io stesso ho rischiato un incidente frontale mesi fa con un’altra automobile. Ci sono questi cantieri mobili in tutta Seregno, ma i lavori per la posa della fibra ottica sono eseguiti senza la benché minima presenza di un moviere. Imbattersi in questi cantieri, mentre ci si sposta sul territorio, è davvero pericoloso come ho potuto constatare personalmente. Io ho anche sollecitato il sindaco Alberto Rossi e l’assessore William Viganò, che ha la delega alla Sicurezza, affinché venissero fatti controlli da parte della Polizia locale nell’interesse di tutti. Però, visto che per lavoro mi muovo molto in città, devo dire che sono rimasto inascoltato. I cantieri vengono sempre gestiti allo stesso modo infischiandosene della sicurezza dei seregnesi”.
Il secondo motivo di lamentela, quello che più è sotto gli occhi di tutti, invece, è rappresentato dalla situazione in cui versano le strade al termine dell’intervento. Strade un po’ sottosopra durante il lavoro, ma a conclusione nella gran parte dei casi c’è solo una qualche striscia di cemento. Per il completamento, ovvero il ripristino con l’asfaltatura e con la rimozione dei pericoli costituiti soprattutto dalla possibilità di inciampare, bisogna incrociare spesso le dita.
“Un pessimo spettacolo – commenta Trezzi -, quello delle strisciate di cemento sull’alsfalto, tra l’altro fatte anche in un qualche modo. Ma soprattutto sono carenti le condizioni di sicurezza. In quali strade? In tantissime. In questo periodo sono stato particolarmente colpito dalla condizione del quartiere Lazzaretto, ma basta fare un giro in macchina per rendersi conto che il problema è diffuso. La cosa che più mi spiace è che in molti casi a essere rovinati sono i marciapiedi: qui si va a penalizzare l’utenza debole e si mettono in difficoltà gli anziani. Mi risulta che ci siano state anche cadute a terra. Non essendo il mio mestiere, non so se la fibra veloce risolverà tutti i nostri problemi. Da cittadino, però, noto che ce ne sta creando parecchi”.
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