Continuano a crescere i contratti di produttività depositati e attivi presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Al 15 febbraio 2024 il numero dei contratti attivi tocca quota 9.903 unità, contro i 7.681 presenti alla stessa data dell’anno precedente, a beneficio di 3.045.154 lavoratori.
Il report “deposito contratti” ricavato dalla procedura per il deposito telematico che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha attivato a seguito del Decreto interministeriale 25 marzo 2016, relativo alla detassazione dei premi di produttività, segna un incremento anche sulla rilevazione diffusa il 15 gennaio, sia rispetto al numero di contratti attivi (+482 in un mese) sia in relazione al numero di beneficiari (+137.749 beneficiari).
Nella comparazione dei dati 2024 sul 2023 si segnala che la crescita interessa i contratti aziendali (+18,6%) e soprattutto quelli territoriali, passati da 719 a 1.645 (+128,8%) in un anno. Tra i 9.903 contratti attivi, 7.844 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 6.139 di redditività, 5.031 di qualità, mentre 1.056 prevedono un piano di partecipazione e 5.966 prevedono misure di welfare aziendale.
Il valore annuo medio del premio è pari a 1.478,76 euro per lavoratore beneficiario. Su questo importo, già dal gennaio 2023, si applica un’aliquota ridotta per l’imposta sostitutiva, pari al 5 per cento. Il Governo ha scelto di incentivare la produttività dimezzando la tassazione rispetto al passato, prima attraverso l’articolo 1, comma 63, della legge di bilancio 2023 (legge n. 197/2022) e, poi, con la conferma inserita nell’articolo 1, comma 18, della Manovra 2024 (legge n. 213/2023).