SEVESO – Tenere sotto osservazione costante le attività della bonifica permetterà di evidenziare la contraddizione aperta: l’autostrada sbancherà una porzione del Bosco riducendolo di 2 ettari e la decontaminazione non sarà propedeutica, come lo fu nel passato, a plasmare un nuovo Bosco delle Querce bensì a una sua riduzione. L’intera bonifica sarà utile solo per realizzare un nastro d’asfalto che comprometterà aree verdi libere con occupazione di suolo, distruzione della naturalità e limitazione dello spazio vitale per la fauna selvatica”. Così gli ambientalisti prendono posizione a margine dell’incontro che si è svolto settimana scorsa nella sede di Arpa Lombardia, alla presenza dei vertici di Pedemontana e dei sindaci (Gianpiero Bocca di Cesano Maderno, coordinatore della tratta B2, e Alessia Borroni sindaco di Seveso direttamente interessato dall’attività di bonifica da diossina).
“È stato il primo passo di un confronto tra i soggetti interessati alla bonifica – commentano gli ambientalisti -, verso la costituzione di una assise che ne consenta il monitoraggio. E’ emersa la disponibilità di Arpa, organismo supervisore e certificatore, di condividere dati e risultati delle attività di analisi e di collaudo che le competono. E’ stata espressa da più soggetti la volontà di realizzare incontri periodici la cui cadenza sia strettamente correlata con l’avanzamento della bonifica e iniziative informative sul territorio. Se Arpa ha voluto essere sede del primo incontro, dal sindaco di Seveso è venuto l’invito, subito accettato, di ospitare gli altri momenti di lavoro presso il Centro visite del Bosco delle Querce, luogo di alto valore simbolico”.
Il giudizio degli ambientalisti, malgrado l’apertura di tutti per una forma di collaborazione costruttiva, resta negativo per il consumo di suolo a beneficio dell’autostrada. “Per questo ennesimo sacrificio imposto al territorio da un modello di sviluppo anacronistico che non condividiamo – aggiungono -, abbiamo deciso di seguire con attenzione la bonifica per verificarne la corretta attuazione. Nel corso dell’incontro l’ingegner Sabato Fusco (direttore generale di Pedemontana) ha riconosciuto che i gruppi ambientalisti presenti hanno sempre tenuto il faro acceso sul rischio diossina. Lo facciamo tuttora, con la consapevolezza di una bonifica non priva di rischi, delicata per delle comunità che sono fragili avendo già pesantemente subito e pagato a causa del disastro della diossina dell’Icmesa. In continuità con il nostro lavoro di raccolta e diffusione d’informazioni e di azioni per sensibilizzare sulle criticità e sull’impatto di un’autostrada che giudichiamo insostenibile, abbiamo deciso di assumerci un compito certamente non facile per dare l’ennesimo nostro contributo, sempre con l’obiettivo di tutelare l’ambiente, il territorio e la salute dei cittadini. In questo Osservatorio in cui abbiamo chiesto d’essere inclusi, il criterio fondamentale dovrà essere la trasparenza accompagnata da adeguata comunicazione alla comunità con momenti pubblici, riservandoci comunque il giudizio e la verifica sull’attuazione di quanto previsto nel piano di bonifica e sull’ottemperanza delle normative”.
Seveso, gli ambientalisti chiedono un osservatorio per la bonifica della diossina
Gennaio 13, 2024