A febbraio l’inflazione si attesta a quota +0,8% sull’anno, e +0,1% sul mese precedente. Decisamente più marcata la crescita dei prezzi relativi al carrello della spesa che cresce del 3,4%.
Un andamento piuttosto stabile, che in ogni caso continua determinare importanti e pesanti ricadute per le famiglie: secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, con l’inflazione a questi livelli le ricadute per una famiglia media ammontano, in termini annui, a +252 euro.
Ricadute che colpiscono in maniera significativa il potere di acquisto delle famiglie, specialmente quelle a basso reddito, costrette a rinunce e sacrifici per arrivare a fine mese, che intaccano persino i consumi alimentari, a partire da una riduzione di oltre il -16% del consumo di carne e pesce e da un ricorso sempre più massiccio a discount, offerte e prodotti “last minute”.
“Di fronte a tale andamento – afferma Federconsumatori – continuiamo a sostenere la necessità che il Governo non abbassi la guardia: in questa fase è ancora prematuro e rappresenta un grave errore”.