Sono davvero tanti i cittadini bisognosi non presi in carico dalla piattaforma GEPI che, nella trasformazione della tutela da reddito di cittadinanza a reddito di inclusione, hanno visto sospendersi l’erogazione del sostegno economico a causa di un mancato scambio corretto dei dati tra Inps, comuni e ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Nello specifico Assoutenti mette a disposizione gratuitamente il proprio ufficio legale, a tutti coloro che hanno ricevuto il messaggio dell’Inps contenente la dicitura “in attesa di preso in carico dai servizi sociali“, raccogliendo le segnalazioni alla seguente mail: inclusionesociale@assoutenti.it
Il presidente Nazionale di Assoutenti l’avvocato Gabriele Melluso dichiara: “E’ intollerabile che dei cittadini, pur essendo in possesso dei requisiti di non occupabilità, non abbiano goduto delle tutele economiche previste per legge dal mese di Luglio al mese di Dicembre per l’anno 2023. Il corto circuito causato dalla piattaforma GEPI (gestione patti per l’inclusione sociale) ha rappresentato oggettivamente un danno ingente ai tanti cittadini bisognosi che non hanno avuto il giusto sostegno economico pur se previsto dalla legge. Verificati i requisiti previsti dalla norma chiederemo al MLPS di pagare il dovuto, se ciò non avverrà ricorreremo per tutti coloro che lo vorranno nelle sedi competenti amministrative e giudiziari”.