MONZA – Più di 2 brianzoli su 3, in sede di rinnovo della carta d’identità, hanno dichiarato la volontà di donare i propri organi il giorno in cui passeranno a miglior vita. Nei giorni di Pasqua, quelli che cristianamente evidenziano il gesto di chi si è donato fino al gesto estremo della croce, siamo andati a vedere quanti sono i cittadini di Monza e Brianza che nel 2023 hanno manifestato la volontà di donare i propri organi e tessuti in caso di decesso. Un gesto, anche questo, davvero importante per il senso di altruismo. E, oltretutto, davvero prezioso per chi lo riceve: la donazione di organi si rivela spesso di fondamentale importanza per salvare vite umane, ma anche più semplicemente per consentire ad altri di recuperare funzioni che, altrimenti, risulterebbero compromesse per sempre.
Sono esattamente 45.117 i brianzoli che nel 2023 hanno dichiarato di voler compiere questo gesto della donazione. Un dato da leggere con cautela, perché può trarre facilmente in inganno: chi pensa che siano pochi rispetto al totale degli abitanti della nostra provincia, è fuori strada. Il dato non è da rapportare al numero dei residenti, bensì alle nuove carte di identità: si tratta infatti delle persone che, recandosi ai vari sportelli dell’Anagrafe, hanno espressamente indicato la volontà mentre rinnovavano il documento. Siamo dunque a 45.117 persone su 64.540, dato che corrisponde al 70 per cento del totale di coloro che hanno manifestato una intenzione (favorevole o contraria). La legge riconosce anche la facoltà di non scegliere nulla, lasciando poi il compito di decidere ai familiari al momento del decesso.
Un ottimo risultato, dovuto a una sensibilità che è mutata nel corso degli anni, anche grazie all’incessante attività dell’Aido (Associazione italiana per la donazione di organi), che svolge un importante ruolo: non solo parla regolarmente di questo tema, ma da anni lo fa anche con i ragazzi delle scuole per insegnare la cultura della donazione.
Dal punto di vista strettamente numerico Monza non ha rivali, anche in virtù del numero dei documenti rilasciati dagli uffici: sono 6.513 i cittadini che hanno deciso di diventare donatori. Seguono Lissone (2.416), Seregno (2.197), Cesano Maderno (1.887), Desio (1.857) e Brugherio (1.785).
La situazione, tuttavia, cambia radicalmente se si guarda quanti sono i nuovi donatori rispetto alle nuove carte d’identità. Villasanta svetta con il 94,1 per cento dei consenti. Un dato notevole, che non è neanche lontanamente avvicinato da quello di Roncello (seconda con il suo 83,1 per cento). Terzo posto per Biassono (82,6 per cento), seguita da Correzzana (81,7 per cento), Lentate sul Seveso (78,4 per cento).
La maglia nera a livello provinciale è di Verano Brianza, dove soltanto il 57,8 per cento dei cittadini ha manifestato il consenso per la donazione degli organi. Dato ben sotto la media anche a Limbiate (58,5 per cento), Renate (60,8 per cento), Meda (63,5 per cento) e Busnago (63,8 per cento).
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Aprile 23, 2021