MEZZAGO – La Flowserve Valbart di Mezzago, multinazionale statunitense, nella giornata di venerdì 5 aprile ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 61 lavoratori su 179 dipendenti. Lo annuncia la Fiom Cgil.
“L’azienda opera nel settore dell’OIL&GAS – spiegano i sindacati – con la produzione e commercializzazione di valvole a sfera (“on-off” per condutture, per il controllo fluidi) e attuatori di potenza fluida, a gas e idraulici. All’inizio dell’anno l’azienda ha manifestato forti preoccupazioni e difficoltà sull’andamento economico aziendale e criticità sui costi, ma sicuramente non ci aspettavamo una decisione così drastica. Ora il prezzo di una gestione inadeguata portata avanti da anni lo devono pagare le lavoratrici e lavoratori”.
La Fiom Cgil e la Fim Cisl non accettano alcun piano di licenziamenti e la perdita di decine posti di lavoro. Sottolineano che l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e della cassa integrazione, sono strumenti utili che l’azienda deve utilizzare per la gestione della crisi aziendale, per la salvaguardia dei posti di lavoro ed il rilancio delle attività che resteranno nel sito di Mezzago.
“Non possiamo permetterci – affermano – che ancora una volta una multinazionale, decida di tagliare posti di lavoro nel nostro territorio ed abbandonare attività nel nostro paese delocalizzandole nei Paesi a basso costo lasciando decine di famiglie in mezzo ad una strada”.
Mercoledì 10 aprile si è svolto l’incontro di procedura in Associazione Industriali a seguito dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo nel quale l’azienda ha ribadito la volontà di procedere con i licenziamenti.
“Non lasceremo nulla di intentato – concludono i sindacati -per giungere ad una soluzione positiva per le lavoratrici ed i lavoratori di Flowserve e per la salvaguardia dei loro posti di lavoro e del presidio industriali di Mezzago. Lunedì 15 aprile si svolgeranno le assemblee con le lavoratrici ed i lavoratori per discutere della situazione. I sindacati, insieme alle Rsu, indicono intanto uno sciopero delle prestazioni straordinarie e di tutte le forme di flessibilità, nonché uno sciopero per la giornata del 24 aprile dalle 8 alle 12 con presidio alle portinerie.