MILANO – Tari scontata per i giovani. È la principale novità prevista per la tassa sui rifiuti che le cittadine e i cittadini di Milano saranno chiamati a versare quest’anno. La delibera che fissa le tariffe 2024, al voto in Consiglio comunale entro la fine del mese, introduce per la prima volta una riduzione del 25% sulla parte variabile del tributo locale per tutti i contribuenti con un’età non superiore ai 30 anni residenti o domiciliati in città.
Lo sconto amplia le agevolazioni sulla Tari previste finora dal Comune di Milano in sostegno di alcune categorie di cittadini, come la riduzione del 25% per i nuclei familiari numerosi (quattro o più componenti), del 15% per gli over 75 e del 10% per le mamme e i papà single, in vigore dal 2019.
La misura introdotta per la prima volta quest’anno riguarda studenti, giovani coppie e giovani lavoratori. Pensata nell’ambito dei provvedimenti di Bilancio 2024 in sostegno dei cittadini particolarmente penalizzati dal carovita, l’agevolazione è un segnale di attenzione a chi decide di studiare o avviare un progetto di vita o di lavoro in città.
Per ottenere la riduzione non occorre presentare richiesta all’Amministrazione, che applicherà lo sconto automaticamente ai contribuenti con i requisiti previsti in delibera: l’alloggio deve avere una superficie non superiore ai 100 metri quadri e, se il giovane intestatario vi abita con altre persone, anche i conviventi devono avere un’età non superiore ai 30 anni.
L’agevolazione non è l’unica novità riguardante la tassa sui rifiuti a Milano. Cambieranno quest’anno anche le scadenze per i versamenti e i tempi e le modalità di invio degli avvisi di pagamento. I milanesi riceveranno due avvisi: il primo tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, contenente la prima rata da versare entro il 10 luglio; il secondo avviso, previsto fra ottobre e novembre, conterrà la seconda rata da versare entro fine anno.
Il Comune ha recepito una disposizione di Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, l’ente che a livello nazionale svolge funzioni di regolazione e controllo in materia di rifiuti urbani, che prevede che i Comuni garantiscano ai cittadini almeno due rate di pagamento a scadenza semestrale. È una disposizione che ha l’intento di venire incontro ai contribuenti, nel contesto di maggiori difficoltà legate all’inflazione, alleggerendo i pagamenti di fine anno.
Resta ferma la possibilità del versamento della tariffa in un’unica soluzione, scelto negli anni scorsi da circa l’80% dei contribuenti milanesi. Chi predilige questa modalità non dovrà fare altro che ignorare il primo avviso e attendere il secondo che verrà inviato a fine anno con l’importo totale dovuto.
La transizione digitale
Quest’anno quasi due terzi degli oltre 700mila contribuenti milanesi riceveranno i bollettini della tassa rifiuti in formato digitale. Dopo il suo esordio nel 2018, l’avviso di pagamento Tari via mail, sia su posta ordinaria sia su Pec, ha registrato finora numeri in progressiva crescita, passando da 70mila invii negli anni pre-Covid a 125mila nel 2022 fino a 200mila lo scorso anno, quando il Comune ha risparmiato altrettante buste e circa un milione di fogli di carta, oltre che circa 200mila euro in costi di stampa, imbustamento e postalizzazione.
Sulla scorta di tali dati, l’Amministrazione compie quest’anno un passo decisivo verso la digitalizzazione, portando dal 28% al 61% la quota degli avvisi da inviare tramite mail. Oltre 442mila cittadini riceveranno al loro indirizzo di Posta elettronica Certificata o di posta elettronica ordinaria l’invito a consultare il Fascicolo del Cittadino – utilizzato ormai da 1,3 milioni di utenti registrati – da dove si potrà visualizzare il proprio bollettino Tari e procedere al pagamento. Continueranno a ricevere l’avviso in forma cartacea nella propria cassetta della posta circa 280mila contribuenti senza recapito digitale.