SESTO SAN GIOVANNI – I Carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni hanno dato esecuzione al provvedimento cautelare della custodia in carcere emesso, su richiesta della Procura della Repubblica di Monza, nei confronti di due italiani (43 e 32 anni), censurati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di furto di veicoli, simulazione di reato, fraudolento danneggiamento di beni assicurati e ricettazione.
L’indagine, avviata dai militari della locale Stazione nel mese di aprile 2023 e conclusa nel successivo mese di novembre, attraverso attività di tipo tradizionale e tecnica, con servizi di osservazione, intercettazioni telefoniche, videosorveglianza ed analisi dei tabulati telefonici, ha permesso di:
- accertare che uno dei due soggetti, quale titolare di una carrozzeria, aveva predisposto un mercato parallelo di ricambi d’auto, ottenuti mediante furti di veicoli talvolta da lui stesso perpetrati, nonché frodi assicurative, con la partecipazione di altri quattro complici, dei quali uno colpito dalla misura cautelare;
- ricostruire almeno 10 episodi delittuosi, legati da analogo modus operandi, tra cui la riscossione fraudolenta di due risarcimenti per l’importo complessivo di oltre 5.000 euro in danno di alcune società di assicurazione.
Nel corso dell’attività, resa particolarmente difficile dagli spostamenti effettuati con il c.d. metodo “a staffetta” durante i trasferimenti dei veicoli provento di furto allo scopo di scongiurare eventuali controlli stradali delle forze dell’ordine, dal frequente utilizzo di vetture intestate ai vari clienti della carrozzeria e dal linguaggio criptico utilizzato durante le conversazioni telefoniche per rendere difficoltosa l’identificazione degli obiettivi o dei luoghi di custodia dei beni rubati, sono state rinvenute:
- tre autovetture, di cui due parzialmente danneggiate o manchevoli di alcune parti;
- un ciclomotore d’epoca, Piaggio Vespa 50 anno 1970;
- targhe e pezzi di ricambio di vario genere;
- nonché sottoposto a sequestro un box-auto in uso al titolare della carrozzeria ed impedito la liquidazione della somma di circa 4.000 euro per una pratica risarcitoria fraudolenta.
Durante l’esecuzione del provvedimento, all’interno della carrozzeria sottoposta a sequestro, sono stati rinvenuti ulteriori tre motocicli con motore risultato oggetto di furto.