MONZA – La delicata questione sullo svincolo di Monza S.Alessandro “rappresenta uno dei nodi più critici dal punto di vista infrastrutturale e di impatto ambientale che Serravalle e Regione Lombardia devono affrontare nel rispetto della tutela ambientale e della salute dei cittadini”. A dirlo è stato il consigliere regionale dem Gigi Ponti, a seguito della risposta che il sottosegretario Piazza ha fornito all’interrogazione a risposta immediata (IQT – 1090), depositata dalla consigliera Martina Sassoli, lo scorso 2 maggio.
“In base alla risposta fornita – continua Ponti – risulta chiaro come Regione Lombardia, alla fine, definisca per sé il semplice ruolo di soggetto finanziatore legato alla somma: 40 milioni di euro, che non subirà variazioni rispetto a quelle modifiche che si renderanno invece necessarie, poiché è fondamentale rendere questa infrastruttura meno impattante sul territorio, vista la sua prossimità ad una scuola e ad un intero quartiere”.
A giochi fatti, ora spetterà inevitabilmente alla Commissione preposta a formulare la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), dovendo pronunciarsi quello che secondo il consigliere dem “è un problema di natura progettuale che a mio modo di vedere poteva essere valutato prima dell’approvazione del progetto”.
Stando a quanto ha inoltre dichiarato l’amministrazione comunale, la proposta progettuale redatta da Milano Serravalle non terrebbe conto di alcune indicazioni fornite dal comune di Monza già dal 2022, con l’obiettivo di realizzare completamente in galleria il collegamento. Al contrario, la progettualità promossa dalla società sembra presentare diverse criticità, soprattutto in ambito ambientale e di consumo di suolo, così come il Comune evidenziava con un parere del 16 giugno 2023. Problematiche poi avvallate dalla Sottocommissione VIA, che con parere 767/2023 ha richiamato esplicitamente quanto il Comune aveva già osservato.
Conclude Ponti: “Non posso che auspicare che alla fine siano formulate indicazioni puntali a tutela della salute e della qualità della vita così come ha chiesto l’amministrazione comunale di Monza. Per questo motivo continuerò a seguire gli sviluppi della valutazione di impatto ambientale considerato che questa infrastruttura rischia seriamente di avere un impatto pesante su un territorio già fragile com’è quello della Brianza”.