AGRATE BRIANZA – Nei giorni scorsi NIdiL Cgil e Felsa Cisl, organizzazioni sindacali che hanno lo specifico compito di rappresentare le forme di lavoro precario, compresa la somministrazione da parte delle agenzie per il lavoro, hanno incontrato in cinque assemblee – una per turno – le lavoratrici e i lavoratori – circa 85 – attualmente somministrati da Adecco a ST Microelectronics, grande multinazionale franco-italiana attiva nelle tecnologie digitali, che ha nel sito di Agrate Brianza il più grande insediamento industriale della Provincia di Monza e Brianza, con circa 5.000 addetti, oltre all’indotto.
Non è certo la prima volta: Cgil e Cisl sono presenti dal 2019 tra i somministrati da Adecco in ST, con i loro delegati aziendali, e le recenti assemblee avevano appunto lo scopo di fare il punto della situazione, a seguito delle importanti novità degli ultimi mesi.
Infatti, è stato recentemente firmato il nuovo accordo aziendale dove finalmente è stata riconosciuta ai dipendenti di Adecco la possibilità di essere assunti in ST: tutto questo non era scontato, anzi per anni ST si è opposta a ogni richiesta in questo senso; ma infine lo sforzo congiunto di NIdiL Cgil e Felsa Cisl, a sostegno della mobilitazione della RSU Cgil e Cisl del personale dipendente, fino allo sciopero del 29 settembre, ha ottenuto che nel nuovo accordo aziendale sia prevista la progressiva assunzione del personale di Adecco, nella misura iniziale del 20% sulle prossime assunzioni. Risultato inimmaginabile fino allo scorso anno, ma garantito dal fatto che ST è un’azienda in ottima salute, che investe in nuove strutture, proprio nel sito di Agrate, e quindi assumerà.
“Vogliamo sottolineare – spiegano i sindacati – che questo risultato, che rafforza la parità di trattamento tra dipendenti e somministrati, come già ottenuta nelle paghe, nei premi aziendali, nell’accesso al welfare aziendale, è frutto dell’impegno continuo, e coerente in questi ultimi 6 anni, di Cgil e Cisl, e un grazie particolare va alle rappresentanze sindacali dei dipendenti, che hanno messo la parità di trattamento con i somministrati al centro della loro vertenza per il rinnovo del contratto aziendale, facendone un punto fermo e irrinunciabile della piattaforma rivendicativa. E’ questo il sindacato che vogliamo, un sindacato che non si accontenta della denuncia, ma lavora e costruisce alleanze e produce accordi che incidono sulle situazioni date, e le cambiano a favore delle lavoratrici e dei lavoratori che vogliamo rappresentare”.