LIMBIATE – “Il mancato acquisto dell’area di Città Satellite da parte del Parco e quindi la sua mancata rinaturalizzazione è e resta un’occasione persa”. A ribadirlo è il consigliere regionale del Pd Gigi Ponti, dopo le dichiarazioni rilasciate dal presiede del Parco Emiliano Campi.
“Rimango fortemente perplesso, in modo particolare per le dichiarazioni del presidente del Parco, il quale non ha nemmeno preso in considerazione il valore dell’iniziativa per tutto il territorio. Al contrario, si è limitato a motivare il mancato acquisto con mere questioni di natura economica. Peccato – sostiene Ponti – che in considerazione del fatto che il bilancio del Parco sia pubblico, è possibile ricavare dai dati disponibili che con un’adeguata modulazione, l’acquisto sarebbe stato sostenibile”.
Aggiunge Ponti: “Non c’è nulla di facile, ma se la motivazione è forte, c’è sempre lo spazio di agire. In realtà a mancare è quindi stata la volontà di perfezionare una proposta da sottoporre all’Assemblea dei Sindaci”.
E per quanto riguarda le spese accessorie all’acquisto, come quelle di bonifica e smaltimento, Ponti ha precisato come “il Parco, anche con il supporto dei rappresentanti istituzionali del territorio, avrebbe potuto chiedere e ottenere dei finanziamenti ad hoc utili alla riqualificazione dell’area. “Proprio per questo motivo – sottolinea il consigliere dem – confermo che questa poteva essere una grande occasione che avrebbe favorito una riqualificazione di cui avrebbe giovato l’ambiente. Senza considerare poi che per la prima volta, un’importante area di 330 mila m² avrebbe potuto essere riconsegnata come bene comune a tutti i cittadini”.
Al netto delle questioni di bilancio “ora è fondamentale comprendere chi siano i nuovi proprietari e quali siano i loto progetti: credo sia davvero impensabile – conclude Ponti – prevedere un progetto che porti ad un ulteriore consumo di suolo tra strutture ricettive e costruzione di nuove strade”.