“La Lombardia è la prima regione d’Italia a strutturare un piano per dare risposte alle necessità abitative delle famiglie a reddito medio (14-40.000 euro Isee) e medio-basso (10-16.000 euro Isee). Famiglie che finora sono state raggiunte solo parzialmente dall’intervento pubblico”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale intervenendo, martedì 21 maggio, a Milano all’evento per il 50° anniversario del Consorzio Cooperative Lavoratori (Ccl).
“L’azione di Regione per implementare l‘housing sociale – ha detto l’assessore regionale – ben si lega con il modello cooperativo che Ccl sta portando avanti in particolare in una realtà complessa come quella milanese. L’aumento generalizzato dei costi di realizzazione ha delle ricadute significative sia sui canoni di locazione sia sul possibile mix tra vendita e affitto. Le città, tuttavia, devono continuare a essere attrattive e accessibili per le famiglie di reddito medio e per i lavoratori dei servizi”.
In quest’ottica la Regione, attraverso il piano denominato ‘Missione Lombardia’, entro il 2024 attiverà 10 nuovi programmi di housing delle Aler per la fascia media e la fascia medio bassa.
“Abbiamo previsto – ha continuato – oltre 50 milioni di euro per il Piano Casa della Regione Lombardia. Ed anche un primo bando da circa 14 milioni di euro, che si è appena concluso. Finanzierà iniziative promosse dai soggetti pubblici e privati in grado di offrire nuove opportunità abitative per le famiglie a costi accessibili”.
Il bando evita ulteriore consumo di suolo e parte dunque dal patrimonio edilizio esistente. Con particolare attenzione ai territori ad alta tensione abitativa o che necessitano di un incremento del fabbisogno abitativo.