Il dna delle startup italiane è digitale, social e sostenibile, il loro mercato è prevalentemente business to business e si rivolgono per la maggior parte al settore Ict e dei servizi business. Questo, in sintesi, l’identikit che emerge dalla nuova ricerca “Assintel Report speciale startup”, presentata il 22 maggio scorso a Milano dall’Associazione italiana delle imprese Ict di Confcommercio.
“Il focus di questa nuova ricerca non è stato tanto quello di una mappatura asettica delle startup italiane, quanto quello di concentrarci sullo spaccato più innovativo di questo mondo, per coglierne le peculiarità e orientare gli investitori verso un sostegno allo sviluppo di questo prezioso ecosistema”, commenta Dante Laudisa, vicepresidente Assintel e coordinatore del progetto #startuphub2030, ideato per supportare la crescita e lo sviluppo delle startup con percorsi che portino ad una finanza non speculativa, ma anzi distributiva, generativa e sostenibile. “Le startup associate evidenziano un risultato di posizionamento migliore nelle diverse metriche, poiché far parte dell’ecosistema Assintel consente una condivisione e un confronto importante in termini di valori e contenuti”, dice ancora Laudisia.
Dallo studio emerge mostra una tipologia d’impresa tipicamente piccola (l’83% ha meno di 10 occupati, il 72,6% ha meno di 5 soci), la metà delle quali già in fase di scaleup (52,7%) o di lancio commerciale (26,9%). Il mercato prevalente è quello B2B (per il 64,3%), i principali segmenti di mercato sono l’Ict (per il 38,1%), i prodotti e servizi business (37,4%), l’area healthcare, pharma e biotech (18%), la manifattura (17,3%), la finanza e il food & beverage (17%). La loro presenza online è pressoché totale: il 99% di esse ha almeno un canale online, si tratti di sito web o social. Linkedin è il social network preferito (con l’85% delle presenze) seguito da Facebook (57,8%) Instagram (57,1%), YouTube (31,3%), TikTok (12,9%) e infine X (10,5%).
A livello di tecnologie adottate in azienda, non sorprende che l’intelligenza artificiale sia presente per il 43,9% di esse, seguita dalle piattaforme digitali (32%), dal cloud (28,9%) e da sistemi di social media marketing (28,9%). Anche l’aspetto delle tecnologie proprietarie è peculiare: il 58,1% le ha già o le sta sviluppando, percentuale che sale al 90,1% per le associate Assintel. Il 38,4% ha inoltre già sviluppato o sta sviluppando brevetti, percentuale che sale al 52% per le associate Assintel. Ma il dato decisamente più interessante è la connessione con il valore della sostenibilità: per il 68% delle startup intervistate il loro prodotto ha un impatto in termini ecologici e di sostenibilità, in particolare se rivolto ai settori energia/utilities (75,6%), healthcare/pharma/biotech (75,5%), finance (72%) e Ict (71,4%).