MILANO – Regione Lombardia stanzierà nei primi giorni di giugno 2024 ulteriori 2 milioni di euro – che si aggiungeranno ai 30,5 (di cui 13 provenienti dal Fondo Sanitario Regionale) già messi a disposizione lo scorso 18 marzo – e disporrà la proroga al 1° agosto 2024 dell’avvio della rimodulazione del buono mensile riconosciuto alle persone con disabilità gravissima e anziani non autosufficienti ad alto bisogno assistenziale assistite dal solo caregiver familiare (Misura B1).
E con l’assestamento di bilancio di luglio stanzierà altri 8,5 milioni di euro così da evitare liste di attesa. E allo stesso tempo garantire la presa in carico dei cittadini in condizione di disabilità gravissima. Contemperando così la libertà di scelta della persona con quanto dispone la normativa nazionale in materia di implementazione dei servizi.
Questo, in sintesi, l’esito dell’incontro fra il presidente della Regione Lombardia – promosso con l’assessore alla Famiglia, Disabilità, Solidarietà sociale e Pari opportunità che ha sempre seguito da vicino questa tematica per superare ogni criticità – e Alessandro Manfredi di Ledha Fish; Angelo Achilli di Fand Lombardia; Valeria Negrini del Forum del Terzo settore (in video collegamento); Emilio Rota e Salvatore Semeraro di Anffas Lombardia e Emilio Agosti di Anmic.
Hanno partecipato anche i direttori generali delle direzioni regionali Welfare e Famiglia e Solidarietà sociale.
Si tratta del primo step di un percorso che continuerà anche nei prossimi mesi con la convocazione del Tavolo ‘Fna’. Ciò servirà a rendere strutturale quanto concordato oggi e accolto con favore dalle Associazioni.
Proprio per questo l’impegno condiviso con le associazioni più rappresentative è quello di proseguire con un percorso comune, grazie a un dialogo che non è mai venuto meno, a favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie, al centro delle azioni prioritarie di Regione Lombardia.
L’attuale programmazione, come stabilito dal Piano Nazionale Non Autosufficienza 2022/2024, richiede infatti una graduale implementazione e potenziamento dell’offerta dei servizi, già presente sul territorio regionale.