PADOVA – Nell’ambito dell’ordinaria attività di controllo economico del territorio, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Padova hanno individuato un’impresa dedita al commercio all’ingrosso di prodotti denominati M.O.C.A., ossia materiali e oggetti destinati ad avere contatto con gli alimenti, recanti illegittimamente il previsto marchio di qualità.
Nel dettaglio, trattandosi di un settore dettagliatamente disciplinato, i Baschi Verdi del Gruppo di Padova hanno svolto un’approfondita mappatura degli esercizi operanti nella zona industriale del capoluogo di provincia.
I prodotti M.O.C.A. devono essere conformi alle norme dettate in ambito europeo, nonché avere caratteristiche diverse in relazione alla tipologia del genere alimentare con cui verranno in contatto ovvero alle diverse tecniche e tempistiche di conservazione previste, per evitare che gli stessi possano essere inadatti o rappresentare un rischio per la salute pubblica, così da prevenire casi di contaminazione del cibo per la presenza di sostanze non conformi agli standard normativi. Invero, il materiale destinato a venire a contatto con gli alimenti può trasferire componenti ai prodotti alimentari e, in alcuni casi, determinare una contaminazione dell’alimento con cui viene a contatto. L’entità della migrazione dipende da una serie di fattori, quali la natura e la composizione del materiale utilizzato e/o dell’alimento, la superficie, il tempo e la temperatura di contatto.
A livello nazionale, invece, la disciplina normativa, oltre a ribadire i requisiti previsti da quella europea, sancisce l’obbligo di notifica all’autorità sanitaria competente di tutti gli stabilimenti che svolgono attività di importazione, produzione, trasformazione o distribuzione di prodotti cc.dd. M.O.C.A.
L’attività di polizia, eseguita congiuntamente a personale specializzato del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (S.I.A.N.) della locale ULSS 6 Euganea, ha consentito di rinvenire in un capannone, ubicato nella zona industriale di Padova, 3,5 milioni circa di prodotti privi di qualsivoglia indicazione e avvertenza per il consumatore, stoccati alla rinfusa, senza le necessarie certificazioni idonee a garantire la tracciabilità delle materie prime utilizzate per la loro produzione, risultando anche omessa la prevista comunicazione alla competente autorità sanitaria.
Il titolare della ditta individuale oggetto del controllo è stato segnalato al Comune di Padova per le violazioni amministrative riscontrate e tutti i prodotti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro per essere ritirati dal commercio.