MONZA – Arrivano novità per quattro luoghi di aggregazione e spazi civici di Monza – lo spazio Nam in via Silva 22; lo spazio Rosmini in via Rosmini 72; la scuola Sabin in via Iseo 18 e la sede UISP in via d’Annunzio 7 – attraverso 170 ore di attività laboratoriali; promozione di 9 diverse attività sportive rivolte ai ragazzi e corsi/servizi pensati per i genitori. È quanto prevede il progetto “Presìdi di Quartiere”, finanziato dal bando regionale “Sport & Giovani: crescere insieme”, che vede il Comune di Monza come partner di Nuova Artistica Monza ASD – realtà capofila del progetto – e di ASD Silvia Tremolada APS, Il Veliero ODV, Associazione Culturale Geniattori APS, UISP Monza e Brianza e L’Arte di Amarsi APS. Il progetto – che partirà dal mese di settembre – punta a coinvolgere un totale di 2000 persone e ha una durata di 12 mesi. L’importo erogato dal bando regionale è di 50.000 euro, a cui si sommano 12.500 euro erogati dall’ente capofila e ulteriori 10.000 euro di cofinanziamento da parte del Comune di Monza (pari quindi al 20 % del finanziamento regionale).
Scopo del progetto. Il progetto si rivolge a tre quartieri periferici di Monza – San Carlo/San Giuseppe, San Rocco e San Fruttuoso – dove i genitori spesso tornano a casa solo nel tardo pomeriggio perché le attività lavorative durante il giorno si svolgono altrove e dove non sempre vi è disponibilità per i ragazzi di spazi aggregativi come scuole e centri giovanili in orari pomeridiani. Il progetto punta a fornire alle nuove generazioni, che sono anche state tra le più colpite dallo stato emergenziale della pandemia e del post covid e dai suoi risvolti economici, gli strumenti per riprendere controllo delle proprie aspirazioni e della propria crescita, promuovendo valori di conoscenza di sé e dell’altro e che sono imprescindibili per la propria crescita generale.
Le attività. Il progetto mira al rafforzamento dei presidi di quartiere attraverso attività mirate. Si prevedono iniziative prevalentemente sportive, ma anche laboratoriali e culturali per valorizzare le competenze dei giovani e diminuire le barriere sociali. Si offre supporto psicologico alle famiglie in difficoltà e formazione agli operatori del territorio. Il progetto si propone di coinvolgere adolescenti e giovani NEET, con un focus sulla prevenzione del disagio giovanile e sull’inclusione sociale, anche tramite la valorizzazione del teatro.
Gli sport. Le attività sportive previste nel progetto includono una vasta gamma di discipline, mirate a coinvolgere i giovani e promuovere il benessere fisico e mentale. Queste includono ginnastica artistica, trampolino elastico, judo, acrobatica, bocce, pallavolo, basket, calcio, aikido e ginnastica per la salute. Oltre a fornire un’opportunità per l’esercizio fisico, queste attività servono anche a favorire l’aggregazione sociale, a promuovere lo spirito di squadra e a insegnare agli adolescenti a fissare obiettivi e a perseguirli con impegno. Essendo distribuite su un periodo di 12 mesi, queste attività offrono una costante opportunità di coinvolgimento e partecipazione per i giovani residenti nei quartieri coinvolti nel progetto.
Supporto ai genitori. Le azioni di supporto alla comunità genitoriale sono finalizzate a fornire sostegno e orientamento alle famiglie in difficoltà. Si prevedono 24 ore di consulenza psicologica rivolta ai genitori, per fornire una formazione di base per affrontare le sfide legate all’adolescenza e all’utilizzo dei social network. Inoltre, sono previsti percorsi di gruppo a supporto alla genitorialità, focus group e momenti di condivisione. Le attività sono volte a fornire agli adulti strumenti pratici e emotivi per affrontare le sfide quotidiane nell’educare e sostenere i propri figli. Il focus sull’adolescenza e sull’utilizzo dei social network riflette le esigenze specifiche delle famiglie nel contesto attuale, dove la tecnologia e i cambiamenti sociali influenzano profondamente la vita quotidiana.
Un festival di teatro. Sarà organizzato un festival teatrale “inclusivo” con l’obiettivo di continuare a promuovere sul territorio la cultura del linguaggio e dell’espressione del teatro come mezzo educativo, formativo e aggregativo per tutti, in particolare per i giovani con e senza disabilità. Sarà un Concorso teatrale tra compagnie del settore organizzato dall’Associazione Il Veliero di Monza, in collaborazione con la compagnia del Teatro Binario 7.
“Attraverso lo sport e le attività di aggregazione – afferma l’assessore allo Sport Viviana Guidetti – possiamo fornire ai giovani molti strumenti per sconfiggere il senso di isolamento e di disagio che, soprattutto in contesti periferici, può avere terreno fertile tra i ragazzi. Il progetto ha una ben precisa identità territoriale e prevede di raggiungere genitori e figli nei tre quartieri, con un approccio ben strutturato e che mira a costruire reti e ad agire su più fronti, attivando iniziative sportive, ludiche e culturali che permettano di sviluppare le diverse competenze dei ragazzi aderenti al progetto e di agevolare la socializzazione fra pari”.