MONZA – È arrivata in Consiglio Comunale la proposta di far confluire nel Parco Regionale della Valle del Lambro ulteriori aree già prevalentemente individuate quali Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS) Media Valle del Lambro ed ex Grugnotorto Villoresi. Il documento è stato approvato dalla Giunta e illustrato in Consiglio dall’assessore all’Ambiente Giada Turato e dall’assessore al Governo del Territorio Marco Lamperti.
Sui 3.303 ettari complessivi del territorio del Comune di Monza, circa 738,8 già ricadono all’interno del perimetro del Parco Regionale della Valle del Lambro, in gran parte rappresentati dal Parco di Monza. La superficie delle nuove aree di cui si propone l’inserimento è di circa 580 ettari, che – se incluse – porterebbero quindi a un aumento dell’80% delle aree totali comprese nel vincolo regionale.
La delibera in merito all’aggregazione e ampliamento del Parco Regionale, a cui seguirà la decisione del Consiglio comunale, riguarda compendi di aree libere o prevalentemente libere soprattutto poste a corona dell’abitato monzese, che costituiscono un sistema di aree da tutelare, in rete ed in continuità con aree simili situate nei territori di alcuni comuni contermini.
La normativa regionale prevede la possibilità di affidare la gestione dei PLIS agli enti gestori dei parchi regionali oppure procedere all’aggregazione agli stessi attraverso delibera di consiglio comunale, a cui fa seguito un’istruttoria regionale e, in ultimo, l’emanazione di una legge regionale di approvazione dell’ampliamento.
Le aree coinvolte. Il Parco Regionale della Valle del Lambro, a Monza, già include il Parco Reale, i Boschetti ed un’altra porzione storica di territorio in prossimità di via Lecco. Le aree comprese nella proposta di aggregazione e ampliamento del Parco Regionale, invece, svolgono un ruolo di fondamentale cerniera di un sistema verde su scala metropolitana, al di là dei limiti amministrativi comunali e provinciali: lungo la direttrice Nord-Sud, collegando il Parco Regionale della Valle del Lambro con il PLIS della Media Valle del Lambro che si estende sino a Milano.
Sono invece escluse dall’inserimento nel Parco Regionale le aree coinvolte nel progetto di prolungamento della linea di metropolitana M5 e del relativo deposito, per garantirne l’attuazione nei termini stabiliti dal Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), il cui procedimento è attualmente in fase conclusiva.
Lo scopo dell’ampliamento. L’inserimento di ulteriori parti di territorio nel Parco Regionale della Valle del Lambro ha lo scopo di rafforzare i vincoli che tutelano al momento i terreni liberi o prevalentemente liberi, agricoli e a verde, delle aree interessate, dato che – a fronte di fenomeni di crescente urbanizzazione e dell’arrivo di infrastrutture chiave come la metropolitana M5 – i parchi regionali prevedono una tutela paesaggistica e ambientale maggiormente efficace rispetto a quella garantita dalla semplice inclusione in un Parco Locale d’Interesse Sovracomunale.
La proposta di estensione del Parco della Valle del Lambro, inoltre, è frutto di un confronto con i sindaci dei Comuni che fanno parte del PLIS Media Valle del Lambro, nell’ottica di affidare le aree ad un ente di ordine superiore – in questo caso regionale – con maggiore disponibilità in termini di risorse e di personale.
Il Parco della Valle del Lambro. Istituito nel 1983, il Parco copre oggi una superficie di 8.107 ettari – di cui 4.080 di parco naturale – in 36 diversi Comuni delle province di Como, Monza e Brianza e Lecco. Il suo territorio si estende lungo un tratto di 25 km del fiume Lambro compreso tra i laghi di Pusiano e di Alserio a nord e il Parco della Villa Reale di Monza a sud. Per la grande diversità delle aree che coinvolge, il Parco spicca per la varietà delle vedute panoramiche che offre e per un’orografia caratterizzata da altopiani, piccole valli scavate dai fiumi, rogge e torrenti e da grandi estensioni di prati alternate da più modeste zone boschive. Un aspetto di particolare interesse è dato dalla presenza di numerose ville patrizie, con i relativi giardini storici: un valore del tutto eccezionale, in proposito, riveste proprio il complesso del Parco di Monza e dei giardini della Villa Reale.
L’inclusione di ulteriori aree nell’ampio parco della Valle del Lambro – osserva l’Assessore all’Ambiente Giada Turato – permetterà una più forte tutela del patrimonio verde di Monza. Con questo passaggio storico Monza intende contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Strategia dell’UE sulla Biodiversità per il 2030 che prevede la creazione di una rete di zone protette comprendenti almeno il 30% della superficie, di cui almeno un terzo sottoposte a tutela rigorosa”.
“L’atto formale dell’ampliamento del Parco Regionale Valle Lambro nel territorio di Monza – dichiara l’assessore al Governo del Territorio Marco Lamperti – costituisce anche uno degli atti di indirizzo per la politica urbanistica che questa amministrazione intende attuare nella Variante di PGT in fase di redazione: consumo di suolo a saldo negativo, più qualità negli interventi di rigenerazione e costruzione di quel parco di cintura urbana di cui si parla ormai da trent’anni”.