MONZA – Sono 8.500 i punti luce sostituiti con apparecchi a led ad oggi in città: è questo il principale stato di avanzamento del progetto avviato da Acinque circa un anno fa, quando ha preso in carico la gestione dell’illuminazione pubblica per la città di Monza. Gli apparecchi a led installati abbattono in modo sensibile i consumi che saranno quindi ridotti di circa il 70%, mentre le emissioni inquinanti caleranno, con una riduzione di emissione di CO2 pari a 1.500 tonnellate l’anno.
Procede, dunque, l’installazione di lampade a LED stradali e architettoniche, con gradazione di colore variabile in funzione del posizionamento, cioè con luce più calda in centro città e con luce più fredda nelle strade periferiche. Le lampade sono dotate di un sensore che consente di aumentare o ridurre il flusso luminoso in funzione del transito veicolare.
Come avanza l’intervento. La realizzazione del progetto si articola in un due grandi filoni operativi: la manutenzione ordinaria, che ricomprende gli interventi preventivi sugli impianti di illuminazione pubblica finalizzati al mantenimento delle corrette funzionalità del sistema, e la manutenzione straordinaria, che include le attività non programmate e tuttavia necessarie in caso di guasto di una delle componenti del sistema, quali un lampione spento, un palo abbattuto, una via al buio, malfunzionamenti sulle linee.
Riqualificazione e manutenzione straordinaria. La fase di riqualifica procede secondo uno specifico cronoprogramma, mentre la fase di manutenzione straordinaria è attivata anche dalle segnalazioni: entrambe le fasi si svolgono in parallelo. Nel corso del primo anno di lavori ormai trascorso si sono registrati ammaloramenti e malfunzionamenti di alcuni impianti, emersi in corso di esecuzione, con un’incidenza superiore al 30 per cento, che ha impegnato a fondo le squadre operative e ha condotto il Comune di Monza a trovare ulteriori fondi a bilancio, poiché non tutte le opere straordinarie potevano rientrare nel canone contrattuale. I fondi, pari a circa 300.000 euro, serviranno a garantire interventi straordinari, come la presa in carico di guasti che provocano blackout periodici all’illuminazione pubblica in alcune zone.
I guasti. Un’accurata mappatura e gli interventi quotidiani hanno infatti rivelato numerosi guasti non solo alle lampade bensì a molte componenti del sistema di illuminazione (quadri, cavi, giunti, pali). Pertanto, in diverse circostanze, non è stato sufficiente sostituire le lampade ma si è invece rivelato necessario ripristinare il corretto funzionamento di tutte le componenti dell’impianto stesso, implicando così diverse tempistiche di intervento. Alla data della presa in carico di Acinque Tecnologie (in rti con A2A Illuminazione Pubblica) e A2A Smart City, nel luglio 2023, il tasso di guasto lambiva il 16%. Già a maggio 2024 è stato ricondotto al 2%.
La Smart City. Il contratto in essere tra Comune e Acinque non riguarda la sola illuminazione pubblica: infatti sul piano di riqualificazione si innestano le opportunità della cosiddetta “Smart City” che mettono a frutto le conoscenze operative e tecnologiche dei gruppi Acinque e A2A – Life Company nel settore.
Fino ad oggi sono stati posati 32 chilometri di fibra ottica, è stato effettuato il cablaggio di 36 sedi fra scuole biblioteche e sedi comunali, completando oltre il 40 per cento delle attività previste ad oggi.
Telecamere AI a tutela dell’ambiente. Il tema “smart city” ricomprende anche la sostituzione delle telecamere di videosorveglianza comunale obsolete facenti parte del progetto, con 93 nuovi dispositivi evoluti provvisti di AI e di connessione in centrale operativa tramite tratte in fibra ottica. Ad oggi 20 nuovi dispositivi di ripresa sono già a disposizione della Polizia Locale a tutela della cittadinanza e del patrimonio comunale.
In via Cantalupo e in zona Bettola Acinque e A2A Smart City hanno installato due impianti innovativi con cui contrastare l’abbandono dei rifiuti, che analizzano le attività illecite mediante strumenti avanzati di intelligenza artificiale.
Sono state posizionate anche cinque stazioni di monitoraggio ambientale: in via Azzone Visconti, in via Cavallotti, all’incrocio fra le vie Cantore, Lecco e Libertà, in via Taccona e fra le vie Adda e Mameli. Gli impianti sono in grado di registrare i valori di pm10
Gli obiettivi prefissati. Il progetto prevede 13 milioni globali di investimenti fra riqualificazione della rete IP (6,5 milioni) e declinazioni della “smart city”. E’ finalizzato all’efficientamento energetico dell’intero sistema e alla migliore gestione dei guasti e della manutenzione con numeri importanti: 12 mila punti luce da sostituire con apparecchi a LED, 23 km di nuovi cavi elettrici da posare, 191 quadri elettrici da sostituire e sottoporre a telecontrollo, 1.940 pali vetusti da sostituire.
I tempi. La sostituzione di tutti i punti luce in città sarà ultimata entro la fine del 2024, mentre la conclusione complessiva delle opere è prevista nel corso dell’anno 2025. Il cronoprogramma è stato concordato sulla base di tipologie di lampade da installare, tipologie di intervento e tempistiche previste dalle varie autorizzazioni necessarie per la sostituzione delle lampade.
Restano a disposizione dei cittadini il servizio segnalazione guasti, attivo al numero verde attivo 24 ore su 24 (800.688.713), e il portale del sito del comune di Monza con un modulo che automaticamente genera un ordine di lavoro: dal luglio dell’anno scorso ne sono stati aperti 3254.
“Tornare ad avere una città illuminata è un risultato che farà bene non solo agli aspetti relativi alla sicurezza, ma anche alla possibilità di valorizzare anche la bellezza dei luoghi e dei monumenti di Monza – precisa il Sindaco Paolo Pilotto – Ogni intervento compreso nel progetto ha l’obiettivo di rendere migliore e più vivibile la nostra città”.
“Aumento delle prestazioni e riduzione delle emissioni: è il simultaneo obiettivo che, coniugando efficientamento e innovazione, stiamo realizzando con la riqualificazione della rete di illuminazione pubblica di Monza – ha osservato l’amministratore delegato di Acinque, Stefano Cetti – senza considerare i benefici indotti in termini di sicurezza, vivibilità urbana, valorizzazione del patrimonio storico architettonico. Un progetto ambizioso, su cui si innestano le molteplici applicazioni della smart city, quali i sensori per l’inquinamento atmosferico e i dispositivi per monitorare l’abbandono dei rifiuti”.
“È un altro degli esempi concreti della capacità di Acinque di incidere sullo sviluppo sostenibile – ha concluso Cetti – Del resto, l’analisi indipendente presentata al forum Scambi di Energia per Monza documenta che le attività del nostro Gruppo hanno generato sul territorio valore condiviso per 55 milioni di euro”.