MILANO – Siamo alle battute finali della discussione al PDL 76, l’assestamento al bilancio 2024 – 2026 di Regione Lombardia. Per il consigliere regionale del Pd Gigi Ponti è l’occasione per tornare ad insistere sul tema Pedemontana, che ha portato all’attenzione del Consiglio regionale con un ordine del giorno specifico (Odg 691 ndr) con il quale ha chiesto maggiori fondi per le opere di compensazione viabilistica e ambientale per la tratta B2 di Pedemontana.
“La maggioranza ha scelto di non avvallare il mio Odg, evidentemente senza rendersi conto che ormai siamo prossimi alla cantierizzazione dell’opera più complicata della Lombardia e alla trasformazione di un’infrastruttura oggi gratuita, a che sarà presto messa a pagamento. Non approvare questa proposta è un errore da parte della maggioranza: senza un adeguato stanziamento di fondi, utili a progetti e attività di compensazione, un ampio territorio della Brianza rischia di rimanere totalmente congestionato.
Fuori da ogni bandiera politica, il consigliere dem analizza la questione da un punto di vista tecnico spiegando come, di fatto, il problema sia serio: “la maglia della viabilità intercomunale non è nelle condizioni di assorbire ulteriore traffico, il servizio del trasporto pubblico è già saturo e rischia di essere messo ulteriormente sotto stress. Per questo motivo – chiosa Ponti – ho chiesto che i 60 milioni deputati alle compensazioni venissero indicizzati e implementata per far fronte almeno ai cogenti bisogni del territorio”.
Al netto dei contenuti dell’Odg, sulla partita Pedemontana rimane comunque un punto fermo: “Il tavolo di confronto di cui sono stato un promotore – tra assessore regionale, consiglieri regionali, Provincia e sindaci interessati – conclude Ponti – deve assolutamente svolgersi prima della pausa estiva con indirizzi concreti sul da farsi.”
Un’ulteriore questione cara al consigliere dem è quella legata al Parco Fluviale del fiume Seveso (Odg 692). “Il Seveso – spiega Ponti – rappresenta oggi un fattore di rischio idrogeologico, ma anche un grandissimo potenziale dal punto di vista ambientale. Dobbiamo operare quindi non solo per interventi di messa in sicurezza, ma di miglioramento e valorizzazione degli argini. Sono quindi soddisfatto che l’assessore al Territorio, Gianluca Comazzi, abbia accolto la mia richiesta, impegnandosi a trovare la miglior forma di tutela del bacino idrico: solo in questo modo, il Seveso potrà smettere di essere un elemento di criticità e diventare una grande risorsa”.