BRESCIA – Confcommercio Brescia ha presentato il 12 settembre scorso l’indagine sull’andamento economico delle imprese bresciane del commercio, del turismo e dei servizi, realizzata da Confcommercio Brescia in collaborazione con l’istituto di ricerca Format Research. Rispetto all’inizio del 2024, in cui le aziende manifestavano una visione particolarmente negativa, sono in crescita moderata tutti gli indici di fiducia degli imprenditori, che tornano così ad avvicinarsi e, in alcuni casi, anche a superare il sentiment dei loro colleghi in tutta Italia.
“Il settore che presenta i risultati migliori è quello del turismo, sia dal lato ristorazione sia per quanto riguarda la ricezione. Purtroppo, i dati non sono ugualmente incoraggianti per il commercio, in particolare per il commercio non alimentare, che rappresenta anche il settore con il maggior numero di chiusure in provincia fino ad ora nel 2024”, ha commentato il presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti.
Uno dei fattori che limita lo sviluppo imprenditoriale è la criminalità, con oltre un’impresa su quattro che constata un peggioramento dei livelli di sicurezza rispetto al 2023. A preoccupare è soprattutto la microcriminalità (atteggiamenti molesti, taccheggio, risse e schiamazzi): “oltre il 56% degli imprenditori bresciani – ha aggiunto Massoletti – reputa la diffusione dei fenomeni criminali un freno significativo allo sviluppo economico della propria impresa. Tanto che quasi due aziende su tre stanno investendo in misure di sicurezza come impianti di videosorveglianza, sistemi di allarme o vigilanza”.
Nell’ambito della ricerca è stato realizzato un approfondimento sulle imprese femminili bresciane (oltre 11mila, il 19,7% del totale) da cui “è emerso che la difficoltà maggiore per le imprenditrici, quasi due su tre lo hanno sottolineato, è la conciliazione del proprio lavoro con la famiglia o, in ogni caso, con le proprie passioni o per sviluppare i propri progetti di vita. Inoltre, quasi il 40% ci segnala che è stata discriminata per motivi di genere. Significa che il lavoro da fare è ancora significativo e come Confcommercio Brescia continueremo a impegnarci con il nostro Gruppo Terziario Donna”, ha concluso Massoletti.