MONZA – Duomo, Villa Reale, Parco. Anche solo la larghezza delle strade racconta quanto Monza possa contare su un grande passato, storico e artistico, ma è una città che sa guardare anche al futuro, alle scienze e alle giovani e ai giovani.
Un tris di appuntamenti. Lo conferma il tris di appuntamenti autunnali, aperti a tutti, gratuiti pensati per dimostrare che chimica, fisica, biologia, astronomia, e tutto quello che si nasconde dietro all’acronimo STEM, può essere divertente, appassionante, magico, anche per chi nella vita fa tutt’altro.
Non solo, anzi, soprattutto possono essere una preziosa opportunità di carriera per le donne, per conquistare quella autonomia professionale ed economica essenziale primo passo per contrastare una sottomissione troppo spesso origine di molestie e violenze.
I partner. L’iniziativa è infatti organizzata dall’Associazione no profit Cadom (Centro Aiuto Donne Maltrattate) con il contributo del Comune di Monza. Partecipano alla realizzazione del ciclo di incontri anche Fondazione Giannino Bassetti e Italian Climate Network con l’importante sostegno di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza e sponsor privati come Fabrick, Tecknoprogetti engineering, Lab in a Hub.
Le scienziate. Gli incontri si svolgeranno presso Teatro Binario 7 (Sala Picasso) il 2 ottobre, il 6 novembre e 4 dicembre. In tutte e tre le serate, protagoniste saranno solo scienziate che approfondiranno un tema scientifico attuale in modo accessibile e divertente, raccontando anche la propria carriera per diventare role model per studentesse e studenti.
Il 2 ottobre la tossicologa Eleonora Scarcello, racconta la “Natura Mortale” di piante apparentemente innocue, l’astronoma Patrizia Caraveo il lato oscuro dell’illuminazione artificiale. Erika Moranduzzo, esperta di diritti umani e coordinatrice della sezione “clima e diritti” di Italian Climate Network, spiega la relazione tra diritto alla salute e diritti umani e crisi climatica mentre Fabrick presenta il suo progetto DonNA, mirato ad agevolare e stimolare la crescita dell’imprenditoria femminile innovativa per colmare il divario di genere e il gap con gli altri Paesi europei attraverso un percorso completo che comprenda formazione, incubazione e accelerazione di progetti
Il 6 novembre la chimica Ottavia Bettucci racconta come si formano nel nostro cervello memorie e emozioni, l’esperta in Farmacosorveglianza Barbara Deodato come nasce un farmaco, Anna Pellizzone come l’AI può diventare più giusta grazie a una giuria di cittadini, e Lucia Giannini, esperta di clima e salute e volontaria di Italian Climate Network come la crisi climatica impatta sul diritto alla salute di ciascun abitante della Terra.
La serata finale, il 4 dicembre, in tempi non sospetti andiamo al mare con la biologa e ricercatrice ISPRA Cecilia Silvestri e le “sue” Ghost nets, poi giriamo il mondo con un’altra biologa, Martina Panisi, anche National Geographic Explorer, esperta conoscitrice di tutti gli animali bizzarri “invisibili” da salvare. A Cecilia Robellini, esperta in Clima e Diritti e volontaria di Italian Climate Network, il compito di svelare cosa vuol dire davvero ESG e cosa c’entra questa sigla con i diritti umani.
Tutti gli incontri sono aperti da Cadom, sempre pronto a ricordare come la violenza contro le donne sia un problema di tutti, ma anche come tutti possano fare qualcosa per cambiare le cifre italiane che lo fotografano drammaticamente. In ogni serata ci sarà sempre l’opportunità di sfogliare, curiosare e acquistare libri consigliati dalle due coordinatrici dell’iniziativa e dalle relatrici stesse, grazie a un “presidio letterario” tra tanta scienza della Libreria Virginia e Co.
“Che si tratti di giovani nel proprio percorso di studi o di esperte già affermate nei propri campi di riferimento, il Comune di Monza valorizza e sostiene le donne di scienza”, afferma Andreina Fumagalli, assessore ai Giovani e alle Pari opportunità.