Anche ad agosto è calato il disagio sociale misurato dal Misery Index Confcommercio attestandosi a quota 9,4 rispetto al 10,2 del mese precedente, il livello più basso dall’inizio della serie storica. È l’effetto della riduzione della disoccupazione estesa, scesa al 6,8%, e del rallentamento del tasso di crescita dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto (1,1% dall’1,8% del mese precedente). D’altra parte, mai in Italia negli ultimi diciassette anni si era osservata inflazione attorno all’1% (0,7% a settembre) e tasso di disoccupazione estesa sotto il 7%.
Si tratta di un quadro d’insieme che dovrebbe restare sostanzialmente immutato nel prossimo futuro, continuando dunque a restringere l’area del disagio sociale. L’Ufficio Studi Confcommercio avverte però che “il permanere di una situazione di debolezza della domanda interna, associata ad una domanda estera in difficoltà, rischia di frenare le dinamiche del mercato del lavoro innescando una pericolosa spirale di deterioramento dell’area del disagio sociale e delle prospettive di crescita”.