MILANO – Tra il 20 e il 21 novembre i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano, su disposizione della locale Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, hanno eseguito dei fermi di indiziato di delitto nei confronti di 2 minori (entrambi 17enni) responsabili di tentato omicidio in concorso ai danni di un 18enne residente nel capoluogo.
I provvedimenti sono stati adottati a seguito di un intervento effettuato, nel primo pomeriggio del 20 novembre scorso, dai Carabinieri della Stazione Duomo Principale in via Leopardi, nei pressi della sede del Tribunale per i Minorenni, dove, intorno alle 15 circa, un giovane era stato violentemente aggredito da due coetanei, suoi conoscenti, i quali lo avevano colpito alla testa con un coltello e poi percosso ripetutamente con diversi calci e pugni provocandogli plurime contusioni e ferite al collo, all’addome e agli arti inferiori, medicate presso il pronto soccorso dell’Ospedale Policlinico dove il giovane è stato trasportato, d’urgenza, dai sanitari del 118.
Le immediate attività d’indagine, coordinate sin da subito dalla Procura della Repubblica per i Minorenni, hanno permesso – attraverso l’analisi degli impianti di videosorveglianza, le dichiarazioni rese da alcuni testimoni e il riconoscimento da parte della vittima – di ricostruire l’esatta dinamica della cruenta aggressione, di ricondurre il movente a futili motivi privati e raccogliere gravi indizi di reità – in un primo momento – a carico di uno dei due aggressori, un 17enne residente a Milano, il quale, dopo l’evento delittuoso, era riuscito – anche grazie alla complicità di un amico – a rendersi irreperibile fino a tarda sera quando è poi stato localizzato e fermato dai militari dell’Arma in un appartamento in provincia di Monza e Brianza.
I successivi sviluppi investigativi hanno poi fornito ulteriori riscontri a carico del complice, anch’egli 17enne residente a Cesano Boscone (Milano), sul conto del quale sono emersi concordanti e gravi elementi di reità in ordine alla sua partecipazione attiva all’aggressione per aver materialmente colpito la vittima con almeno 4 fendenti alla testa, non riuscendo a proseguire l’azione criminosa solo grazie all’intervento del personale di vigilanza alla sede giudiziaria e la provvidenziale rottura dell’arma, un coltello da cucina di 23 cm (di cui 12 cm di lama in ceramica), rinvenuto nelle adiacenze del luogo e sottoposto a sequestro. Il giovane, nella tarda serata del 21 Novembre, è stato quindi rintracciato presso la sua abitazione dove i Carabinieri hanno anche rinvenuto e sequestrato degli indumenti ancora sporchi di sangue e ragionevolmente utilizzati il giorno dell’aggressione.
I due minori, pertanto, sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria e condotti al Beccaria in attesa del giudizio di convalida.