MILANO – “È un risultato importante dopo un anno di battaglie, ora i soldi ci sono ma c’è ancora molto da fare”. A dirlo è il consigliere del Pd Gigi Ponti dopo che ieri, martedì 3 dicembre, il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal Pd a prima firma di Davide Casati, che impegna la Giunta ad implementare i servizi a sostegno delle persone con disabilità e a sostenere l’attività svolta dai caregiver familiari e professionali (Mozione 236 – Programma operativo regionale Fondo Non Autosufficienza, esercizio 2025 ndr).
Aggiunge Ponti: “Dopo quasi un anno di battaglie condotte dentro e fuori dall’Aula contro i tagli ai sussidi stabiliti dalla delibera della giunta regionale di fine 2023 per la disabilità grave e gravissima, oggi finalmente vediamo i risultati della nostra azione. Cogliamo con positività la scelta della Giunta che ha dato riscontro alle nostre sollecitazioni, con uno stanziamento integrativo di fondi regionali a sostegno della disabilità nel prossimo bilancio di circa 21 milioni di euro, ma non vogliamo che in futuro le famiglie e le associazioni siano nuovamente costrette a scendere in piazza come avvenuto nei mesi scorsi.
L’approvazione all’unanimità della nostra mozione – continua Ponti – è un passo in avanti significativo, frutto di una mediazione, che ci consente però di iniziare un percorso il più possibile condiviso con le forze di maggioranza nell’interesse delle nostre comunità”.
Qui di seguito, i punti chiave approvati della mozione del PD:
1) a proseguire le interlocuzioni già avviate con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al fine di garantire, per quanto concerne sia l’attuale Piano Nazionale per la Non Autosufficienza 2022-2024 sia la nuova programmazione del Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza 2025-2027, l’attuale contributo economico in favore dei caregiver e una percentuale sostenibile di risorse da destinare al potenziamento dei servizi finalizzati al raggiungimento dei LEPS;
2) a proseguire ed implementare i confronti e gli incontri informativi con gli Ambiti territoriali dei Comuni, le ATS, le ASST e gli enti del Terzo Settore impegnati nella progettazione/erogazione dei servizi a favore delle persone con gravissima e grave disabilità, così da consentire loro di comprendere al meglio le normative vigenti e giungere ad una chiara e completa offerta, che non veda la restituzione di risorse non spese per mancata o non adeguata programmazione;
3) ad investire le risorse aggiuntive previste dal bilancio di previsione 2025-2027 per accogliere tutte le richieste di accesso alle misure B1 che emergeranno nel corso dell’anno 2025, per implementare i servizi e per sostenere le persone con disabilità e i loro caregiver nel modo più completo possibile compatibilmente con le risorse disponibili a bilancio;
4) a valutare una revisione delle attuali modalità di rimborso per l’attivazione e l’acquisto di servizi/interventi riconosciuti al caregiver familiare utilizzando il fondo caregiver, visto l’aggravio burocratico per le famiglie e vista la frequente impossibilità di rendicontarli per la loro carenza/assenza;
avviare una riflessione con i Comuni/Ambiti, le ATS e le ASST, gli enti del Terzo Settore per valutare insieme i risultati raggiunti e l’efficacia dell’impiego dei fondi destinati alla misura B2 per cercare di rendere questa forma di sostegno meno rigida dal punto di vista normativo-burocratico vista l’esigenza di dare maggiore autonomia ai Comuni/Ambiti per la predisposizione dei Progetti di Vita Indipendente delle persone con grave disabilità;
5) a istituire un tavolo di lavoro interassessorile (Welfare, Famiglia-Solidarietà Sociale-Disabilità, Istruzione Formazione e Lavoro) che affronti con urgenza la carenza di personale e di servizi per tutte le fragilità presenti e crescenti col fine di studiare insieme agli stakeholders e gli enti territoriali nuovi modelli di welfare sostenibili e che tengano conto delle difficoltà strutturali esistenti.