MONZA – Accredia , l’ente italiano di accreditamento, ha riconfermato la conformità alla norma ISO/IEC 17025:2005 dei laboratori analisi di BrianzAcque. Il nuovo certificato ha validità per il quadriennio 2018 – 2021. L’esito positivo della verifica, comunicato ufficialmente all’azienda dell’idrico brianzolo in questi giorni, è il risultato della visita ispettiva eseguita a luglio da parte dell’ organismo nazionale autorizzato dallo Stato a svolgere attività di controllo e rilascio dell’accreditamento.
La notizia è stata accolta con entusiasmo e soddisfazione da parte della governance e del management di BrianzAcque. Sottolinea il Presidente e Ad Enrico Boerci: “L’accreditamento ha un grande valore perché garanzia di qualità del processo analitico e di sicurezza del servizio erogato rispetto a quanto previsto dalla legislazione nazionale. Professionalità, efficienza, innovazione tecnologica, investimenti continui sono gli aspetti che connotano i nostri laboratori pubblici e che ne fanno un’eccellenza in grado di lavorare in partnership con un ente di ricerca quale l’IRSA CNR, attivo in un contesto europeo ed extraeuropeo”.
E’ ininterrottamente dal 2010 che i laboratori di BrianzAcque possono fregiarsi di questo “riconoscimento” secondo le modalità ISO/IEC 17025:2005 applicate a parametri sia chimici che microbiologici determinati su acque potabili destinate al consumo umano, su acque reflue e di piscina. Nell’arco di 9 anni, sono stati accreditati 35 metodi di analisi, che riguardano complessivamente 92 parametri analitici.
“Per perseguire e mantenere l’accreditamento- spiega il direttore dei laboratori, Alberto Sala- è necessario un importante lavoro di confronto e verifica continua dell’attività analitica che, oltre ai laboratori coinvolge alcune strutture aziendali , con il fine di integrare e armonizzare le modalità operative e gestionali periodicamente, partecipiamo a test di confronto dei risultati analitici con una rete di altri laboratori a livello nazionale ed internazionale”.
L’accreditamento rappresenta inoltre il riconoscimento formale di competenza, in quanto si basa su una comprovata conoscenza tecnica ed è garanzia di imparzialità, indipendenza e correttezza del personale addetto ai controlli.
Nei laboratori lavora un team di 16 tecnici specializzati. Nel 2017 sono stati analizzati 11.500 campioni di varie matrici per un totale di 215.000 determinazioni analitiche mediante l’impiego di sofisticate apparecchiature di ultima generazione.
In questo contesto, dal 2015 BrianzAcque ha in corso una partnership con l’Istituto Superiore di Ricerche dell’Acque del CNR volto alla ricerca dei microinquinanti emergenti nell’acqua della Brianza. Un’alleanza che va ad integrare le competenze del gestore idrico con quelle di un ente scientifico e di ricerca di assoluto prestigio. Avvalendosi di spettrometri di massa ad altissima risoluzione ed altri strumenti per il cui acquisto sono stati investiti globalmente 800 mila euro, il laboratorio fornisce ai ricercatori di IRSA il supporto necessario per l’ampliamento e l’approfondimento dei campi di indagine.
Attualmente, il laboratori sono multisito, ovvero suddivisi sulle tre sedi di Monza (viale Fermi e via Canova) e di Seregno (via Fratelli Bandiera). La local utility dell’idrico pubblico sta lavorando per unificarli in un unico polo, a Monza, all’interno del perimetro aziendale. Più esattamente, il nuovo “presidio per la qualità dell’acqua” troverà posto nell’ex edificio delle filtropresse, dismesso in seguito alla ristrutturazione del depuratore San Rocco. Nello stesso immobile, sarà ospitata anche la centrale unica del telecontrollo.
In nome della trasparenza, i parametri relativi alla qualità dell’acqua possono essere visualizzati sul sito www.brianzacque.it, immettendo l’indirizzo di appartenenza (comune e via).