MILANO – Sicurezza degli edifici. La commerciabilità degli immobili con oltre 50 anni. Aggiornamenti e istruzioni: di questo attualissimo argomento di parlerà domani, martedì 13 novembre, dalle 14.30 (registrazione dalle 13.45) nella Sala Orlando della sede di Confcommercio (corso Venezia 47).
L’incontro è stato promosso da Fimaa Milano Monza & Brianza, l’Associazione degli agenti immobiliari e d’intermediazione aderente alla Confcommercio milanese, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri ed il Collegio Geometri e Geometri Laureati di Milano e con la partecipazione del Comune di Milano, del Consiglio Notarile, dell’Associazione amministratori di condominio, di Abi (Associazione bancaria italiana) e di professionisti del settore legale, fiscale, urbanistico.
Entro novembre 2019 la norma prevista dal Regolamento Edilizio del Comune di Milano dovrà essere applicata: gli edifici con più di 50 anni di età che non sono in possesso di collaudo statico dovranno essere sottoposti a verifica di idoneità statica.
“A distanza di due anni dalla Determina Dirigenziale che ne ha introdotto l’obbligo, il Certificato di idoneità statica degli edifici (Cis) – rileva il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Bruno Finzi – si conferma uno strumento virtuoso che non si limita solo a monitorare e controllare il patrimonio edilizio; al contrario esso ha un ruolo fondamentale volto a preservare e garantire gli investimenti immobiliari dei cittadini. Ad oggi i Cis depositati presso l’Ordine sono 145: è importante ribadire che i Cis verranno presi in considerazione solo se depositati presso di noi e potranno essere effettuati controlli a campione dall’Ordine in coordinamento con gli uffici comunali cui spetterà il compito di comunicare l’esito della verifica. Un nuovo passo in avanti a favore della sicurezza di tutti”.
“Catastrofi causate da calamità naturali e da mancanza di manutenzione – afferma il presidente del Collegio Geometri e Geometri Laureati Cristiano Cremoli – ci portano a riflettere su quanto sia delicato il territorio in cui viviamo. E’ strano quanto l’essere umano sia attento a molti dettagli insignificanti del suo vivere quotidiano e poi non si preoccupi della sicurezza del luogo in cui vive o in cui lavora. E’ importante che si cominci a costruire una vera cultura della manutenzione programmata partendo da una valutazione dello stato di conservazione dell’immobile oltre che dalla verifica dei requisiti urbanistici, edilizi ,catastali, impiantistici e strutturali per garantirne vendibilità e sicurezza (Due Diligence)”.
“Tra un anno a Milano – spiega Vincenzo Albanese, presidente di Fimaa Milano, Monza & Brianza – entrerà in vigore l’obbligatorietà del Certificato di idoneità statica: dobbiamo affrontare quest’obbligo studiando sin da ora un processo che renda i costi sostenibili e gli interventi fattibili, in caso di adeguamento. Ma dobbiamo vedere in questo vincolo normativo anche un’occasione per la salvaguardia del nostro patrimonio edilizio e soprattutto della sicurezza di chi vi abita”.
“La sicurezza degli immobili, sotto il profilo della loro idoneità statica – prosegue Albanese – richiede un approccio corretto e obiettivo, senza allarmismi. Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, sostiene che ‘le persone sono portate a sovrastimare ciò che accadrà nel breve periodo e a sottostimare ciò che potrebbe verificarsi nel lungo’. Ed è, secondo me, il rischio che dobbiamo evitare. Molto del nostro patrimonio immobiliare supera i 50/60 anni ed è stato costruito con materiali di scarsa qualità: lo studio di evoluzioni, e consumi, dei materiali da costruzione deve perciò essere posto alla base di un programma sistematico di interventi che possa, in primis, garantire la sicurezza di chi abita immobili non nuovi (50 anni dalla costruzione) e, successivamente, quella di chi si approccia a una compravendita immobiliare”.