MONZA – L’aula pian piano si è svuotata e la votazione degli emendamenti del regolamento di contabilità è stata posticipata alla seduta successiva. Ma il consigliere di minoranza Paolo Piffer (capogruppo di Civicamente) sbotta e richiama al dovere e al senso di responsabilità i colleghi di maggioranza.
Una riflessione amara quella di Piffer dopo che ieri sera ha fatto notare che si stavano votando gli emendamenti solo grazie alla presenza della minoranza. Anche i rappresentanti della Giunta, che non votano, erano ridotti all’osso. Dopo una sospensione della discussione e una breve riunione dei capigruppo il presidente Filippo Carati ha chiuso i lavori e rinviato la votazione a giovedì.
Paolo Piffer però non ha digerito questo atteggiamento, ricordando ai colleghi di maggioranza l’importanza della presenza in aula. “Ho garantito a questa amministrazione il numero legale diverse volte, troppe per un anno di lavoro – commenta – Candidarsi vuol dire assumersi una grande responsabilità, se poi le elezioni hai il merito di vincerle ancora di più. Io rispetto molto il voto dei cittadini e non sono solito chiedere le dimissioni degli eletti, ma in un anno questa maggioranza ha avuto troppe volte problemi di numero legale. Se ci sono consiglieri che non hanno voglia di venire in aula, o che hanno di meglio da fare, lascino il posto a chi voglia invece ne ha”.
Paolo Piffer non ha usato giri di parole, ma ha richiamato anche la Giunta a una migliore organizzazione dei lavori e programmazione dei consigli comunali. “A volte fermi per due settimane altre volte tutto di corsa senza avere la possibilità di approfondire bene gli argomenti e condividerli con il proprio gruppo – ha proseguito – Siamo stati scelti in 32 su una popolazione di 122mila persone. Dobbiamo avere rispetto del nostro ruolo e dei cittadini che c’hanno votato. Non devo insegnare nulla ad Allevi, ma se fossi io il sindaco domattina convocherei subito una bella riunione con tutti i miei consiglieri, e non per congratularmi con loro. Quello che è successo è molto grave, spero davvero che serva da lezione”.
B. Api