VILLASANTA – Da decenni con i suoi reportage fa conoscere al mondo intero le gravi situazioni di povertà, emarginazioni e schiavitù in cui sono costretti a vivere i bambini dei Paesi poveri. Immagini forti, che non lasciano nulla all’immaginazione: un tuffo brusco nel mondo ai molti sconosciuto del lavoro minorile elle nazioni più povere del Sudamerica e dell’Asia.
Video che domani, sabato 17 novembre, alle 17 verranno proiettati anche nella Sala Congressi di Villa Camperio (via Confalonieri): “Sulla pelle dei bambini: il lavoro minorile e l’infanzia negata”, questo il titolo del film documentario girato e realizzato dal documentarista monzese Adriano Zecca. Un curriculum di grande prestigio quello del brianzolo che dagli anni Sessanta, armato della sua videocamera e macchina fotografica, ha realizzato importanti reportage sociali.
Lavori che vanno dritto al cuore e che hanno visto Adriano Zecca scontrarsi con tristi realtà: bambini che vivono in baraccopoli e favelas, ai quali vengono negate l’infanzia, il gioco e l’istruzioni. Bambini nel corpo, ma già adulti nella testa chinati nelle miniere, nelle discariche, sulle vette delle montagne o con i piedi tutto il giorno a mollo. Bambini che per guadagnare un tozzo di pane sono costretti a stare piegati tutto il giorno. Bambini che per riempiere la pancia rischiamo quotidianamente la propria vita tra pericoli e malattie.
Un pomeriggio per riflettere, guardando certamente con un groppo alla gola, le immagini di questi ragazzini con le tute blu che lavorano nelle officine di India e Benin, i piccoli cercatori d’oro della Bolivia e dell’Ecuador, gli spaccapietre delle cave del Perù, i raccoglitori di immondizia del Guatelama, i lavoratori delle saline della Cambogia e i bambini e le bambine di Manila costretti a vendere il proprio corpo.
L’evento è stato organizzato in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia. L’ingresso è libero.
Barbara Apicella