VAESE – Gli uomini dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Varese, nell’ultima settimana, hanno eseguito, tra gli altri provvedimenti emessi, due accompagnamenti alla frontiera ed un trattenimento presso un C.P.R. nei confronti di tre cittadini extracomunitari, non in regola con la normativa di settore.
Lunedì scorso, un cittadino marocchino è stato accompagnato alla frontiera aerea, in esecuzione di un provvedimento di espulsione amministrativa, poiché pluripregiudicato per i reati di rissa, danneggiamento, violenza e resistenza a un pubblico ufficiale, rapina e furto in abitazione, nonché destinatario di un divieto di ritorno nel comune di Varese, fino al giugno del 2019, emesso dal Questore della provincia di Varese. A seguito della convalida del provvedimento da parte del Giudice di Pace, è stato accompagnato dagli agenti all’aeroporto di Malpensa, dove ad attenderlo vi era personale specializzato in scorte internazionali, che lo hanno definitivamente rimpatriato.
Nella giornata di mercoledì, i poliziotti hanno accompagnato un cittadino nigeriano presso il C.P.R. di Torino. L’uomo, con precedenti penali e di polizia per sfruttamento della prostituzione, estorsione e danneggiamento, era già destinatario di 2 provvedimenti di espulsione con ordine a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni. Inottemperante all’ultimo dei due provvedimenti è rientrato a Malpensa dalla Germania, ove si era recato e rimpatriato ai sensi del Regolamento di Dublino III e, avendo rinunciato alla domanda di protezione internazionale in Italia, il Questore di Varese ne ha ordinato il trattenimento presso il C.P.R. piemontese, dove verranno ultimate le procedure volte al definitivo rimpatrio.
Infine, nella giornata di sabato gli agenti hanno eseguito il rimpatrio di un cittadino tunisino, già pregiudicato per i reati di furto, lesioni e reati in materia di immigrazione, detenuto presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio, dove stava scontando una pena per spaccio di sostanze stupefacenti, poiché l’Autorità Giudiziaria ha emesso una misura alternativa alla detenzione.
All’atto della scarcerazione, il personale del Commissariato di Gallarate lo ha accompagnato al porto di Genova, dove è stato successivamente imbarcato su una motonave diretta a Tunisi e affidato alla polizia tunisina presente a bordo. Nello specifico, si è trattato della terza espulsione eseguita dagli uomini dell’Ufficio Immigrazione, da inizio dell’anno, con questa modalità.