MONZA – “La riforma dell’idrico non può prescindere da una gestione industriale efficiente, che esiste e che, molto spesso, si identifica con il pubblico”. Lo ha detto il presidente e Ad di Brianzacque, Enrico Boerci intervenendo alla Fondazione Stelline di Milano a al focus sul tema della riforma dell’acqua pubblica, promosso e organizzato da “Italia direzione Nord” In collegamento telefonico con l’on. Federica Daga, parlamentare del Movimento 5 Stelle prima firmataria del disegno di legge (AC 52) che, fra l’altro, intende riportare la gestione dell’acqua in capo ai comuni, Boerci, ha evidenziato “l’opportunità di valorizzare quelle realtà di gestione pubblica come BrianzAcque che, una volta superata la frammentazione dell’idrico in varie società sparse sul territorio, ha saputo crescere e dar vita a un’unica e solida realtà industriale su una più ampia base provinciale. Un’impresa pubblica, che eroga acqua supercontrollata a quasi 900 mila persone con un costo tra i più bassi d’Italia (circa 1 euro al metro cubo) che, anno dopo anno, aumenta gli investimenti, che chiude i bilanci in attivo e che non distribuisce gli utili, ma li reinveste per creare nuove infrastrutture e migliorare quelle esistenti, vecchie di anni con tangibili vantaggi per i cittadini, l’ambiente e l’occupazione”.
All’incontro hanno preso parte Massimo Sertori, assessore agli Enti Locali di Regione Lombardia, Andrea Guerrini, ARERA, Davide Corritore, Presidente di MM Milano, Michaela Castelli, Presidente di Acea Roma.
Le dichiarazioni di ieri fanno seguito all’audizione alla Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, avvenuta a Montecitorio, la settimana scorsa. Nell’occasione, Boerci con i presidenti di Padania Acque di Cremona, Uniacque Bergamo, Sal Lodi, numeri e dati alla mano, ha illustrato l’efficienza del “modello pubblico lombardo” nella gestione del servizio idrico integrato. Water Alliance, di cui BrianzAcque fa parte, è la più grande rete d’imprese idriche pubbliche d’Italia: quasi 6 milioni di cittadini serviti (il 56%) della Lombardia), circa 1000 comuni, 1 miliardo di investimenti per il quinquennio 2018-2022. Otto società rappresentate da 1000 sindaci che, hanno saputo creare un modello virtuoso di efficienza industriale. Non per nulla, le imprese lombarde hanno livelli di investimento superiori a ogni regione italiana: 40/50 euro a cittadino contro il 5/10 euro di altre regioni.