MILANO – Un blitz nella notte e un egiziano consegnato alla giustizia. Non proprio uno qualunque: secondo gli inquirenti si tratta di un uomo dell’Isis, considerato davvero pericoloso. L’accusa nei suoi confronti è quella di associazione con finalità di terrorismo internazionale e istigazione e apologia del terrorismo.
Intervento rapido e immediato quello compiuto dagli uomini del Nocs della Polizia di Stato, ma l’extracomunitario è sotto controllo ormai da tempo. L’indagini è addirittura partita da L’Aquila finché il giudice per le indagini preliminari, ritenendo di avere in mano tutti gli elementi necessari ed eloquenti, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
In particolare, nel corso delle intercettazioni, gli hanno sentito pronunciare la frase: “Sono pronto a combattere e a fare la guerra”. Al telefono con altri si definiva “lupo solitario” e raccontava di avere avuto un addestramento militare molto avanzato. Ma al di là dell’idea di combattere, secondo gli inquirenti è stato molto attivo dal punto di vista della propaganda a favore dell’Isis.