DESIO – Una sedia rossa vuota per ricordare le donne vittime degli uomini, donne che una volta occupavano un posto nella società. Sarà collocata venerdì 23 novembre in piazza Giovanni Paolo II, davanti al Comune, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’assessore ai Servizi alla persona e alla famiglia Paola Buonvicino entra nel merito delle iniziative promosse dall’amministrazione: “È necessario educare al rispetto delle donne e denunciare ogni atto di violenza compiuto sulle donne e contro le donne. Per questo siamo impegnati a promuovere azioni sul territorio e nelle scuole per tenera alta l’attenzione sul tema”.
Nei prossimi giorni due panchine in corso Italia, una davanti all’Hotel Selide e l’altra davanti all’ex casa di riposo Gavazzi, saranno verniciate di rosso, simbolo e denuncia del fenomeno della violenza sulle donne. Sulle panchine e sui cubi rossi nel nuovo parco inclusivo di via Galli sarà indicato il 1522, il numero anti violenza e stalking.
L’amministrazione comunale ha aderito anche alla campagna dell?Anci, l’associazione dei Comuni italiani, che per la giornata del 25 novembre prevede di esporre le bandiere a mezz’asta.
“Il contrasto alla violenza – spiega l’assessore – parte dalla diffusione di una cultura della non discriminazione di genere”. La campagna di comunicazione prevede diversi momenti. Sabato 24 novembre, dalle 15 alle 17 davanti alla Coop di via Borghetto, e domenica 25 novembre, dalle 9.30 alle 12 in piazza Conciliazione, sarà presente un info point del Comune dove sarà possibile avere tutte le informazioni sui servizi presenti sul territorio rivolti alle donne in difficoltà. I commercianti ospiteranno nelle loro vetrine una “shopping bag” con la scritta “Stop alla violenza” e il numero verde 1522. Al gazebo e presso i negozi che hanno aderito all’iniziativa sarà possibile contribuire alla raccolta fondi per sostenere le attività del «Centro anti violenza”. La Casa delle Donne (via Lampugnani, 80) domenica 25 novembre alle ore 21 propone Room, un film del 2015 diretto da Lenny Abrahamson che prende spunto da un caso di cronaca nera, noto come il “caso Fritzl”, che vede come protagonista una ragazza tenuta segregata dal padre, per moltissimi anni, in un bunker. Il film è stato candidato a quattro premi Oscar, tra cui quello al miglior film e si è aggiudicato la statuetta per la miglior attrice protagonista a Brie Larson.
Le Farfalle azzurre, le atlete della nazionale italiana di ginnastica ritmica, hanno prestato il loro volto per dire No alla violenza sulle donne. Le ginnaste hanno accettato di girare un breve video che sarà trasmesso attraverso i canali social del Comune. Lo stesso hanno fatto le piccole atlete della “San Giorgio ‘79”. Il messaggio contro la violenza sulle donne è stato condiviso anche da Monsignor Gianni Cesena, prevosto di Desio, e da tutte le scuole del territorio che, con singole iniziative, hanno dimostrato grande attenzione al tema.
La lotta contro la violenza sulle donne ha anche un risvolto concreto. “A Desio e, più in generale, in Brianza – conferma Buonvicino – esiste la rete “Artemide” che vede il coinvolgimento di diversi soggetti, dai servizi sociali alle forze dell’ordine fino ai pronto soccorso degli Ospedali, impegnati a prevenire, contrastare, denunciare il fenomeno della violenza contro le donne e aiutare le vittime a non affrontare da sole le conseguenze. Ma non molti ne sono a conoscenza. Su questo dobbiamo ancora lavorare molto”.
Nei primi sei mesi del 2018 sono state uccise 44 donne, il 30 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2017 (dati Anci). Numeri che raccontano di un’emergenza anche in Brianza: in sette mesi, da marzo a ottobre, sono state 36 le donne che si sono rivolte al “Centro antiviolenza” di Desio, mentre sono stati 103 i colloqui effettuati dagli operatori (dati “White Mathilda”).
Le iniziative in programma sono state pensate e condivise dalle consigliere comunali e tutto il Consiglio comunale ha dimostrato grande attenzione al tema. Inoltre ha collaborato l’associazione “White Mathilda” che gestisce il “Centro anti violenza” di via Garibaldi, 46 e ha partecipato il “CUG”, il Comitato Unico di Garanzia dei dipendenti comunali.