MONZA – Nei mesi scorsi gli autobus: le risorse limitate facevano pensare che nel giro di breve tempo si sarebbe arrivati a sopprimere o, comunque, a ridimensionare il trasporto su gomma. Risolto quel problema ora ce n’è uno nuovo altrettanto grave. Anzi, forse con conseguenze addirittura maggiori: quello dei tagli al trasporto ferroviario. Un tema sollevato da Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord, che non ha mancato di generare preoccupazione. Domani i sindaci si ritroveranno apposta per discuterne nell’assemblea convocata da Roberto Invernizzi, presidente della Provincia di Monza e Brianza.
In particolare preoccupano le notizie sul dimezzamento delle frequenze sulla linea S9 Saronno-Albairate, S11 Chiasso/Como-Milano nei giorni festivi, lo spostamento di alcuni capolinea da Camnago Lentate a Meda della S4 e la soppressione del servizio ferroviario sulla linea Seregno-Carnate e nelle stazioni di Cesano Maderno Groane e Ceriano Laghetto Groane sulla Saronno-Seregno. Preoccupa anche l’intenzione di tamponare le soppressioni con sostituzioni di corse da effettuare con i pullman, considerando che la Brianza è già gravata da un livello di congestione automobilistica decisamente superiore alla media regionale, che comporta anche una situazione di inquinamento dell’aria preoccupante.
Invernizzi, in attesa dell’assemblea, ha già preso carta e penna per scrivere direttamente a Piuri, facendo presente tutte le proccupazioni e chiedendo anche un incontro urgente, alla presenza del Governatore Attilio Fontana e degli assessori regionali Claudia Maria Terzi (con delega a Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile) e Raffaele Cattaneo (Ambiente).
Uno scritto dai toni garbati e gentili, ma in cui si evidenzia che “i recenti provvedimenti di restrizione al traffico stanno portando ad una sempre maggiore richiesta di mezzi pubblici che, se non soddisfatta, potrebbero ledere i diritti di mobilità dei cittadini oltre che aggravare la già delicata qualità dell’aria”.
Si chiede inoltre “se la scelta di ridurre un servizio che andrebbe invece potenziato sia stato approfondito con studi ed analisi in grado di dimostrare la ragionevolezza di una scelta di questo genere. Inoltre, rispetto ad un Contratto di Servizio sottoscritto tra Tenord e Regione che stabilisce con precisione il numero di corse e la tipologia del materiale rotabile, come sia possibile che si scopra soltanto ora che non si è in grado di soddisfare quanto previsto dal contratto”.
Domande a cui proveranno dare una risposta domani pomeriggio tutti i sindaci insieme. Per trovare una strategia comune e difendere i bisogni del territorio. Per anni ci hanno detto che bisognava togliere le auto dalle strade, perché esiste il servizio pubblico. Ora, proprio questo, rischia di costringerci a tirare fuori la macchina dal garage e a metterci in coda.