MONZA – Non un semplice concerto, ma un vero e proprio evento musicale dove il protagonista non saranno le note, ma il suono. Non un semplice evento musicale, ma una vera e propria esperienza sensoriale e sonora che vedrà esibirsi sul palcoscenico Marco Pancaldi (guitar), Lorenzo Pierobon (voice, featuring) e Maurizio Nardini (elettronics). In realtà sul palcoscenico non ci saranno solo i tre artisti, ma anche il proprio doppio digitale.
Se l’idea vi alletta segnatevi la data: l’appuntamento è per venerdì 30 novembre, dalle 19.30. La location resta un mistero che verrà svelato all’ultimo solo agli spettatori. Per partecipare (costo della serata 25 euro, comprensivi anche di buffet e bevande) basta inviare un’email a info.dsafe@gmail.com.
Un evento unico e particolare quello proposto dal trio brianzolo attraverso il progetto d-saFE che si definisce “un non-gruppo che suona non-musica per non-ascoltatori” che pone al centro della sua produzione la sacralità del suono, nella sua caratteristica di unicità.
Un progetto nato nel 2004 e che vuole riportare, in un contesto non-classico, al centro della performance la sacralità del suono e l’idea di una “liturgia” musicale. I suoni, generati in tempo reale da chitarra elettrica e voce, sono affidati al processamento elettronico – riverberati e rigenerati in loop, senza utilizzo di basi registrate o sequenze MIDI.
Un’esperienza unica quella che coinvolgerà il pubblico dove si susseguono suoni eterei e concreti, richiami alle sonorità della natura, citazioni di paesaggi urbani e industriali, risonanze che evocano la musica sacra d’oriente e d’occidente.
Un progetto che si è evoluto nel grande panorama di studi sul tema della voce portato avanti da Loreno Pierobon musicoterapeuta e cantante specializzato nell’uso del canto armonico, affianca all’attività concertistica corsi e seminari dedicati allo sviluppo della voce in armonia con la respirazione, il movimento e la meditazione, che vanta numerose pubblicazioni e collaborazioni.
Ricordandoci sempre la sacralità e unicità di quella nostra voce, mezzo non solo di comunicazione e di emozioni, ma specchio della nostra anima.
B. Api