CESANO MADERNO – Sarà una serata di gala quella che accoglierà gli ospiti in Sala Aurora venerdì 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, per la video proiezione in diretta della Prima della stagione del Teatro alla Scala di Milano. Il ritorno di Attila di Giuseppe Verdi, diretto da Riccardo Chailly e con regia di Davide Livermore, che segna l’apertura della stagione meneghina, permetterà ai presenti di vivere il fascino della lirica circondati dalla sontuosità di una sala affrescata nella suggestione di Palazzo Arese Borromeo.
La cantante Stefanna Kybalova, accompagnata al pianoforte da Valter Borin, introdurrà lo spettacolo scaligero per permettere ai presenti di apprezzarne al meglio ogni dettaglio. La partecipazione alla serata è libera ma con prenotazione obbligatoria presso l’ufficio Cultura (tel. 0362.513455-536, e-mail cultura@comune.cesano-madernio.mb.it). Ingresso in sala alle 17.
Nel corso della serata verrà effettuata una raccolta fondi in favore della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT). Durante l’intervallo brindisi con scambio di auguri in collaborazione con la Civica Scuola di Musica Città di Cesano Maderno – Ricordi Music School.
Nona opera di Giuseppe Verdi, Attila va in scena per la prima volta al Teatro la Fenice di Venezia nel 1846, per collocarsi poi come punto nodale nello sviluppo di un Verdi che aveva già alle spalle opere come Nabucco o Ernani e si preparava a debuttare sulla scena europea. Fonte del libretto è la tragedia Attila, König der Hunnen (1809) di Zacharias Werner, singolare figura di poeta romantico che divenuto sacerdote cattolico infiammò con i suoi sermoni le platee del Congresso di Vienna.
Verdi, venutone a conoscenza attraverso le citazioni contenute in De l’Allemagne di Madame de Staël incaricò Francesco Maria Piave di trarne un libretto.
Rispetto al dramma di Werner il libretto, radicalmente semplificato, attenua senza eliminare il contrasto tra la brutale integrità di Attila e le moralità contraddittoria dei suoi avversari italiani, con Verdi che sbalza sullo sfondo storico le interazioni tra i personaggi su cui si concentra, ricercando sotto lo slancio eroico un sottotesto di fragilità o ambiguità psicologica.