Se il mondo di bitcoin e delle cryptovalute che vi abbiamo raccontato un mese fa vi ha affascinato, questa nuova puntata certamente vi galvanizzerà. Oggi cerchiamo di capire come acquistare i bitcoin. Se è ormai chiaro che si tratta di moneta vera e propria, anche se solo virtuale, il meccanismo di acquisto e circolazione è uguale a quello dei soldi che fino ad oggi siamo stati abituati a maneggiare.
Prima di tutto dobbiamo dotarci di un portafoglio, del cosiddetto “wallet”; lo possiamo avere direttamente sul nostro pc (il wallet software, un programma che si scarica gratuitamente anche sul cellulare), oppure su una speciale chiavetta Usb (il wallet hardware, un dispositivo che si acquista on line e costa poco più di un centinaio di euro).
La scelta dell’uno o dell’altro tipo di wallet è strettamente legata anche alla sicurezza e alla quantità di bitcoin che acquistiamo e vendiamo. Se decidete di fare sul serio, il consiglio è di acquistare subito un “wallet hardware” che permette di avere un livello di sicurezza superiore, ma la spesa diventa anche inutile se il flusso di cryptovaluta è limitato.
In entrambi i casi il wallet è crittografato e quando si “apre” un conto si può creare una password di sicurezza aggiuntiva in totale autonomia. Un consiglio importante, soprattutto a chi è alle prime armi, è di non lasciare mai le monete sugli exchange dove si effettuano gli acquisti perché potrebbero essere presi di mira dagli hackers.
Collegandosi sul sito www.bitcoin.org è possibile cercare e dotarsi di un wallet per aprire un conto e catapultarsi nell’universo degli acquisti e delle vendite; bitcoin è unico ma esistono tante altre cryptovalute, con valori diversi. Il “satoshi” è l’unità di riferimento più piccola di bitcoin, è possibile anche non acquistare un bitcoin ma una porzione di moneta. Come già spiegato nell’articolo precedente tutte le transazioni vengono registrate sulla blockchain e sono sempre visibili e costantemente aggiornate.
Il suggerimento è quello di aprire e controllare il proprio wallet almeno una volta al giorno, anche se non si effettuano operazioni, per aggiornare la blockchain, evitando quindi lunghe ed inutili attese di aggiornamento quando, magari a distanza di una settimana, apriamo il nostro wallet per effettuare trasferimenti di valuta.
Nel wallet posso avere anche più conti correnti chiamati “indirizzi”. Occhio a non perdere la password di accesso: se non ve la ricorderete non ci sarà più nulla da fare, avrete perso tutto. Non essendo la blockchain una banca dove rivolgersi e rapportarsi con operatori, ma essendo tutto il sistema in rete, virtuale e decentralizzato, non si potrà contattare nessuno. Impossibile resettare il wallet (sia hardware sia software): se perdete la password non ci sarà possibilità di recuperarla.
Gli exchange non sono tutti uguali: c’è quello che mi permette di scambiare la moneta con la cryptovaluta, ma anche quello che consente scambi solo tra cryptovalute, e tra i più conosciuti e affidabili ci sono coinbase, bitstamp e binance. In tutti i casi è necessario registrarsi per poi accedere e consultare in tempo reale le valutazioni delle crypto monete.
Se avete deciso di acquistare tenete ben a mente che l’operazione non è immediata; nel mondo dei bitcoin la domanda coincide con l’offerta. L’acquisto della cryptovaluta può avvenire con una comunissima carta di credito (anche ricaricabile) del circuito Visa-MasterCard. In questo caso si paga la commissione. Oppure si può effettuare un bonifico e caricare il conto dell’exchange, ma la moneta in questo caso arriverà nel nostro portafoglio dopo circa 2 o 3 giorni. Con il bonifico non ci sono spese di commissione, ma il tempo di accredito può portare il rischio che la crypto moneta che si voleva acquistare due giorni prima a un determinato valore, venga scambiata a distanza di giorni con un valore diverso.
Attenzione, naturalmente, alle monete che volete acquistare e cercate di non farvi ingolosire da valute che potrebbero promettervi ingenti crescite, ma che alla fine non hanno alle spalle alcun progetto serio ed affidabile. Si tratta di alcune codette altcoin, monete che rispetto a Bitcoin permettono di fare altissimi guadagni o perdite e quindi ad altissimo rischio. Il rischio di perdere è sempre molto alto. Bitcoin è una moneta consolidata, con rischi sempre alti ma più contenuti, quindi altrettanto bassa può essere la percentuale di guadagno sul breve termine. Il consiglio è quello di affidarsi a un consulente: come non ci azzardiamo a giocare da soli in finanza con i nostri euro depositati nella banca di fiducia, così è meglio non affidarsi al fai da te con il nostro portafoglio virtuale.
Certo, il proverbio dice che “chi non risica non rosica”, ma è anche vero che non bisogna essere sprovveduti, perché non sempre la fortuna gira dalla vostra parte.
Barbara Apicella