LISSONE – Sono 50 assegni di studio del valore di 300 euro cadauno e 30 buoni libro da 120 euro l’uno per gli studenti più meritevoli delle scuole secondarie di secondo grado. La Giunta Comunale ha deliberato i criteri per l’erogazione di assegni di studio e buoni libro a favore degli studenti lissonesi delle scuole di II° grado statali o paritarie.
Rispetto allo scorso anno l’amministrazione, col lavoro di concerto degli assessori all’Istruzione ed Istruzione superiore, ha trovato ulteriori risorse per aumentare sia il numero che il valore economico degli assegni di studio e dei buoni libro.
In particolare si passa da 40 assegni del valore di 250 euro a 50 assegni del valore di 300 euro e da 20 buoni libro del valore di 100 euro a 30 buoni del valore di 120 euro. Complessivamente, la somma stanziata a bilancio è pari a 18.600 euro, con un aumento rispetto all’anno scorso di 6.600 euro.
“In questo modo l’amministrazione comunale cerca di andare incontro alle esigenze sempre più numerose delle famiglie – dichiara il sindaco Concettina Monguzzi – premiando anche un numero maggiore di studenti per i risultati molto positivi conseguiti nell’attività scolastica, come dimostrato dall’elevato numero di domande presentate negli anni scorsi”.
Gliassegni di studio ed i buoni libro saranno attribuiti su indicazione di una commissione presieduta dalla dirigente del settore e formata da due rappresentanti del Consiglio comunale di maggioranza e opposizione e da tre rappresentanti delle scuole, con principi che terranno conto per gli assegni di studio sia del merito scolastico dello studente, che delle condizioni economiche della famiglia in base all’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente).
I buoni libri saranno invece assegnati agli studenti esclusi dall’attribuzione degli assegni di studio che hanno ottenuto i punteggi più alti sulla base del solo merito scolastico, in continuità con i precedenti anni.
Per partecipare al bando di concorso, gli studenti dovranno essere residenti nel Comune di Lissone, iscritti all’anagrafe della popolazione da almeno due anni e non aver compiuto 21 anni d’età. Il bando scadrà in data 15 gennaio 2019.