“I sindaci della Lega lavorano al fianco del governatore Attilio Fontana e dell’assessore regionale Claudia Maria Terzi per gestire la situazione e cercare di risolvere i problemi. Quelli del Pd fanno una inutile propaganda di aprtito a cui si vuole mettere una veste istituzionale”. A poche ora dall’annuncio di 13 sindaci della Brianza, che intendono dare vita a una mobilitazione per fare i presente i disagi per gli utenti del servizio ferroviario, arriva la replica della Lega che evidenzia un particolare: il “colore”, ovvero l’appartenenza politica di quei sindaci.
“La sostituzione con bus di alcune corse nella fascia oraria morbida – spiegano dal Carroccio – permetterà di recuperare materiale rotabile e personale, in modo da ridurre sensibilmente le soppressioni e aumentare l’indice di puntualità, con lo scopo di tutelare maggiormente le corse dei pendolari. La rimodulazione del servizio riguarderà solo l’1% dell’utenza nei giorni feriali, lasciando invariato il numero di corse nelle ore di punta. L’obiettivo è appunto concentrare treni e personale nelle fasce orarie frequentate dai pendolari, per migliorare il servizio in attesa che venga superata l’emergenza in corso”.
Dalla Lega si critica l’atteggiamento dei 13 sindaci che hanno annunciato la mobilitazione: “Sanno che questa è una soluzione temporanea, ma preferiscono speculare sulla pelle dei pendolari. E sanno benissimo che soluzioni nel breve periodo non esistono, tant’è che non propongono nulla di concreto. Peccato che si dimentichino di dire che Regione Lombardia, socia al 50% di Trenord attraverso Fnm, ha investito 1,6 miliardi per acquistare 161 treni che entreranno in servizio, dati i tempi tecnici, dalla metà del 2020. L’altro socio di Trenord, ovvero Trenitalia (gruppo Ferrovie dello Stato), di fatto non ha mai investito nulla, neanche nei tempi di governi di sinistra. A questo si aggiunge la cattiva condizione strutturale della rete gestita da Rfi, sempre del gruppo Ferrovie dello Stato. E alla carente manutenzione della rete è imputabile quasi la metà delle soppressioni. Le Ferrovie dello Stato per anni e anni sono state gestite da manager nominati dal Pd. Lo stesso Pd che quando era al governo non ha investito sul servizio ferroviario lombardo, né per acquistare nuovi treni né per efficientare la manutenzione della rete. Basti dire che la flotta conferita da Trenitalia (Fs) in Trenord ha una media di 32 anni, mentre i convogli conferiti da Regione Lombardia hanno in media 9 anni. Un dato che la dice lunga su chi ha investito, ovvero Regione Lombardia, e su chi colpevolmente non lo ha fatto, ovvero i Governi e le Fs a guida Pd. I sindaci del Pd se la prendano appunto con i Governi del loro partito, che negli anni si sono disinteressati al destino dei pendolari lombardi determinando la crisi del nostro sistema ferroviario”.
Infine un appunto sulla Seregno-Carnate: “L’assessore regionale Terzi in commissione Trasporti – affermano gli esponenti brianzoli della Lega – ha chiarito che non c’è mai stata alcuna intenzione di procedere alla soppressione della linea. L’obiettivo è riattivarla non appena le condizioni tecniche lo consentiranno. Su questa linea vengono temporaneamente effettuate sostituzioni con bus per recuperare materiale rotabile e personale. Attualmente sulla Seregno-Carnate viaggiano treni con 7 o 8 passeggeri, e solo una corsa, quella delle 7.07 da Carnate, supera i 40 passeggeri. Ben 11 corse trasportano meno di 10 persone ciascuna”.