SEREGNO – “Ho fatto solo una battuta con due miei compagni di squadra al di fuori dei lavori del Consiglio comunale. La verità dei fatti è questa”. Il sindaco Alberto Rossi si affida al social network per replicare alle accuse mosse dalla minoranza su quel fuori onda, a microfoni accesi, pronunciato prima del Consiglio comunale. “Vediamo di uscire prima di mezzanotte da sto ca…o di palco”, la frase del primo cittadino registrata dalle telecamere.
“E’ una frase che ho rivolto privatamente ai miei assessori Giuseppe Borgonovo e William Viganò. Prima dell’inizio del Consiglio. Sottovoce. Non abbastanza sottovoce, evidentemente, perché è rimasta registrata sulla diretta del Consiglio Comunale su Youtube e qualcuno dopo è riuscito a sentirla”.
Il primo cittadino riconosce che si tratta di una frase infelice: “Mi scuso certamente con tutti i Consiglieri, di minoranza e di maggioranza, e con tutti coloro che possano essersi sentiti offesi”. Non riesce però a digerire l’accusa di aver “definito in modo lesivo i banchi del Consiglio Comunale, con un epiteto censurabile, anticipando la volontà di chiudere i lavori dell’Assemblea prima di mezzanotte”.
“Si trattava – spiega Rossi – di un auspicio per minimizzare quello che sapevo essere irrealizzabile, ben sapendo che i lavori sarebbero andati molto oltre considerando il corposo ordine del giorno. Infelice forse anche il termine di palco, ma c’è un fondo di verità: sapevo di essere sotto i riflettori in quella seduta, molti punti all’ordine del giorno riguardavano direttamente il sindaco. Ma vedevo soprattutto forte il rischio che quella serata potesse trasformarsi in momenti di teatro più che in un’occasione di affrontare i problemi della città. In effetti è andata effettivamente così. Ribadisco che se bisogna affrontare i problemi della città io resto sui banchi del Consiglio anche fino all’alba volentieri. Altrimenti lo faccio lo stesso, ma mi sembra un’occasione sprecata. Protrarre le sedute con argomenti vuoti e pretestuosi, quello sì, è un atteggiamento irrispettoso verso il Consiglio e verso i cittadini”.
Il sindaco, infine, commenta anche la scelta della minoranza di rivolgersi al Presidente della Repubblica per chiedere la sua destituzione: “Direi che è un pelo eccessivo. Il Presidente, tra l’altro, penso che in questo momento abbia cose più importanti da fare”.