MONZA – Tra un brindisi e l’altro, tra Natale, Capodanno e tutti gli auguri con amici e colleghi, aggiungiamone uno in più: nella notte al Senato è stata approvata la legge di bilancio, che include lo stanziamento dei famosi 900 milioni indispensabili per il prolungamento della metropolitana M5 fino a Monza.
A darne notizia, praticamente in tempo reale, è stato direttamente il senatore Gianmarco Corbetta (Movimento 5 Stelle), che non ha nascosto tutta la sua soddisfazione: “Oggi è un grande giorno per tutti i cittadini di Monza e della Brianza. Il prolungamento della metropolitana, che la cittadinanza attende da oltre mezzo secolo, è oggi un intervento indispensabile per combattere gli enormi problemi di traffico e inquinamento che affliggono il territorio monzese e brianzolo. La provincia di Monza e Brianza è seconda solo alla città Metropolitana di Napoli per densità di popolazione e presenta livelli di inquinamento atmosferico tra i più elevati della pianura padana. La Statale 36, una delle principali vie di collegamento tra la Brianza, Monza e Milano, è oggi una delle strade più trafficate d’Italia: oltre 100 mila veicoli al giorno la collocano al terzo posto nella classifica nazionale dopo il Grande Raccordo Anulare e la Tangenziale di Bari”.
Il parlamentare pentastellato di Bovisio Masciago, condividendo il merito con il senatore monzese Massimiliano Romeo (Lega), non rinuncia a una frecciata nei confronti degli avversari politici: “Il Governo del cambiamento, grazie al nostro emendamento, si dimostra vicino al territorio rendendo finalmente concreto il progetto di una linea di trasporto pubblico di qualità, comodo, veloce e puntuale, in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini monzesi!”.
In precedenza, purtroppo, si era trattato solo di chiacchiere. Importanti, perché avevano consentito di gettare le basi di un sogno che fino a poco tempo fa sembrava irrealizzabile, ma sulla carta nulla di concreto. Uno studio di fattibilità che, come sempre, dava la risposta che tutti conosciamo: il progetto è fattibile tecnicamente, ma mancano i soldi. Il costo era stimato tra 1,1 e 1,3 miliardi di euro.
Il più onesto di tutti era stato Beppe Sala, sindaco di Milano, che appoggiando l’idea aveva rivelato: “Ci vogliono 9 anni ma, soprattutto, i soldi del Governo. Se da Roma non arrivano almeno 700 milioni, il prolungamento ce lo scordiamo”. Quell’importo, in realtà, con il passare dei mesi è stato ritenuto insufficiente per la sostenibilità dell’opera. I Comuni interessati (Monza, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni, Milano) hanno deciso di farsi carico di un esborso di 350 milioni di euro, i restanti 900 dovevano arrivare dal Governo.
Nella notte il regalo di Natale anticipato per tutta la Brianza. Ecco i quattrini (arriveranno 15 milioni di euro per il 2019, 10 milioni nel 2020, 25 nel 2021. Poi la parte più consistente: 95 milioni nel 2022, 180 milioni nel 2023, 245 milioni nel 2024, 200 milioni nel 2025, 120 milioni nel 2026 e 10 milioni nel 2027). Ora non si perda più tempo: il territorio attende da fin troppo tempo una risposta concreta ai problemi della mobilità.
Gualfrido Galimberti